A Venezia rinasce il patto tra le sette città capoluogo

Domenica 12 Luglio 2020
AMBIENTE
ROVIGO Che inverno sarà sul fronte dell'inquinamento dell'aria? Rovigo, noto per essere una delle città della Pianura Padana con una costante elevata concentrazioni di polveri sottili, si prepara a mettere in atto una serie di misure per rendere, per quanto possibile, l'aria del centro più respirabile. Anche quest'anno infatti gli sforamenti sul fronte dell'inquinamento hanno caratterizzato buona parte dei mesi freddi, salvo il periodo relativo al lockdown dove lo stop alle emissioni ha concesso una breve tregua alle Pm10. Ora però il tempo stringe e prima di un altro inverno dall'aria irrespirabile l'Amministrazione Gaffeo si è attivata per mettere in atto misure di contenimento delle emissioni.
STRATEGIE CONDIVISE
Pochi giorni fa, l'assessore all'Ambiente Dina Merlo ha infatti partecipato a un tavolo in Regione per mettere a punto una serie di strategie già a partire dall'autunno. «È stato convocato il Cis, Comitato di Indirizzo e Sorveglianza della Regione, per iniziare il percorso verso le misure di contenimento dell'inquinamento atmosferico della prossima stagione invernale spiega l'assessore comunale - In questi ultimi mesi, come assessori all'Ambiente delle città capoluogo di provincia del Veneto, ci siamo riuniti per condividere riflessioni, criticità e opportunità in vista dell'applicazione dell'Accordo di Bacino padano nella prossima stagione. Da un lato è necessario muoversi con tempestività, nel quadro del noto Accordo Padano del 2017, dall'altro l'emergenza sanitaria, sociale ed economica che ci sta interessando impone agli amministratori locali di mettere a fuoco il prossimo futuro. Il percorso avviato e sancito in questi ultimi anni tra i 7 comuni capoluogo, e cioè quelli più strettamente coinvolti nell'accordo sottoscritto dalle 4 regioni padane con il Ministero, ha facilitato un punto di partenza immediatamente condiviso, sia nella necessità di risposte tempestive dalla Regione sia nelle proposte costruttive».
Il confronto si è successivamente esteso alle relative province. «Per il momento spiega Merlo si è trattato di un incontro interlocutorio e di confronto in cui sono stati esposti i dati e le prime valutazioni di Arpav che ha studiato le ripercussioni del lockdown sulla qualità dell'aria. L'assessore regionale Bottacin ha ascoltato le riflessioni già condivise tra noi Comuni, le proposte concrete e le esigenze dei territori ed ha poi condiviso come sia in corso un dialogo tra le Regioni Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, per individuare assieme al Ministero le azioni per il prossimo anno». «Non ci nascondiamo conclude l'assessore all'Ambiente - come i tempi siano stretti e numerosi gli elementi da considerare: speriamo quindi si possa procedere speditamente nell'interesse dei cittadini delle nostre città, della Regione e di tutto il bacino».
STRATEGIE AUTUNNALI
Se a settembre le città vorranno farsi trovare pronte a ripartire in modalità sostenibile, secondo Legambiente bisogna agire subito, in particolare sul fronte della mobilità: meno spazio stradale per le auto e più corsie preferenziali per mezzi pubblici e percorsi ciclabili aperti anche a mezzi di micro-mobilità, stazioni e fermate di interscambio tra mezzi pubblici e sharing mobility, bus elettrici e veicoli di servizio elettrici (consegne, raccolta rifiuti, pulizia urbana...). Incentivo all'uso di mezzi pubblici elettrici, ma soprattutto puliti, efficienti, adatti all'intermodalità e stazioni e fermate trasformate in centri di interscambio e di noleggio di servizi di mobilità condivisa.
Roberta Merlin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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