LE REAZIONI
SAN VITO/BELLUNO «Mi è arrivata la relazione geologica

Domenica 21 Giugno 2020
LE REAZIONI
SAN VITO/BELLUNO «Mi è arrivata la relazione geologica che probabilmente mi costringerà a togliere dei parcheggi in piazza Serrantoni. Se ci fosse la variante sarebbe stata una manna dal cielo poterla utilizzare. Intendo dire che a quel punto l'attuale Statale potrebbe essere impiegata anche per altre strategie. Avevamo presentato un progetto sul futuro del centro di San Vito e questo troverà implementazione solo contestualmente alla realizzazione della variante. Insomma, allungando le tempistiche di quell'opera si allungano anche i tempi rispetto alla progettualità del centro». Spiega il primo cittadino di San Vito di Cadore Franco De Bon. «Il tema burocratico lo abbiamo sollevato da sempre. Ma abbiamo visto come sono andate le cose per Vaia, sono stati gestiti interventi per un milione di euro nel nostro Comune e in tempi celeri abbiamo fatto l'intervento, senza che venisse frodato nulla. Le carte sono a disposizione. Credo che il tema della ripresa dell'economia debba passare attraverso la semplificazione».
OPERE VECCHIE
C'è un altro aspetto, per nulla scontato, su cui il sindaco di San Vito si sofferma ed è quello delle opere che rischiano di nascere già vecchie: «Di questo progetto ne parlai con Padrin, quando era consigliere delegato della provincia alla viabilità. Penso che in dieci anni tra idea e cantiere un progetto potrebbe anche diventare vecchio. Qualche volta purtroppo il fatto che ci siano lungaggini rischia di renderle anacronistiche». Incomprimibile, invece, sempre secondo De Bon il tempo per la valutazione ambientale: «Il nostro patrimonio è il paesaggio e quindi il tempo speso nel perfezionare la variante sotto l'aspetto del paesaggio e della mitigazione dell'impatto paesaggistico è bene preservarlo».
PALAZZO PILONI
«Per il nostro territorio - spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin - sarà un'estate di cantiere e di grossi disagi (a Longarone sono in corso gli interventi di miglioria della 51 di Alemagna inclusi nel piano Mondiali di Anas ndr). Bisogna studiare i tempi precisi, per questa ragione avrò degli incontri in modo che tutti siano al corrente. Rischiamo che ci siano anche ulteriori problemi per le attività commerciali». Sul fronte, invece, dei tempi della burocrazia Padrin è d'accordo che serva un iter semplificato delle autorizzazioni. «Senza questo tipo di strumento che semplifichi l'iter autorizzativo si fa fatica a rispettare una scadenza importante. I tempi per le opere viarie per le Olimpiadi sono già stretti. Ma si tratta di un'opportunità unica e irripetibile. La ricetta deve essere semplificare. Viviamo in una provincia in cui le infrastrutture sono il tema centrale. Il mio sogno rimane quello di fare di più perché anche altre strade in questa provincia hanno grandi necessità. L'eventualità che le varianti e i piani di Olimpiadi e Mondiali non siano pronte neppure per le Olimpiadi del 2026 Padrin non vuole neanche prenderla in considerazione: «Scriva pure così, non voglio neanche pensarci».
AZ
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