D'Incà: «In queste settimane è emersa la solidità umana»

Domenica 31 Maggio 2020
D'Incà: «In queste settimane è emersa la solidità umana»
IL MINISTRO
BELLUNO La presentazione del libro Il mondo che (ri)nasce. La nostra vita dopo la pandemia edito da Rubettino e curato da Andrea Ferrazzi, direttore generale di Confindustria Belluno Dolomiti, ed andata in scena giovedì 28 maggio, ha avuto fra gli ospiti il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. «Stiamo vivendo un cambiamento epocale e dallo scorso 21 febbraio abbiamo cambiato l'approccio verso società e vita pubblica. E gli effetti del Coronavirus hanno dato un taglio netto con il mondo che abbiamo lasciato prima della pandemia». Ha esordito così il Ministro bellunese, intervenendo alla presentazione del volume che raccoglie i contributi di Alessandro Aresu, Filippo Barbera, Giuseppe Berta, Martina Carone, Giovanni Diamanti, Franco Ferrarotti, Paola Gioia, Tommaso Labate, Maria Elisabetta Lanzone, Marco Magnani, Paolo Magri, Francesco Morace, Riccardo Perissich, Roberto Race, Claudio Riva, Francesco Seghezzi, Gianni Silvestrini, Nadia Urbinati, Stefano Zamagni, Vera Negri Zamagni.
LE OPPORTUNITÀ
Secondo D'Incà «il nostro Paese ha dimostrato una solidità inaspettata da un punto di vista umano. L'Italia è stata presa ad esempio da altri Stati per il modo con cui ha affrontato l'emergenza e il Governo si è impegnato con le prime due manovre da 80 miliardi di euro per intervenire sia sotto l'aspetto del lavoro, sia per programmare il futuro. Anche in Europa è in atto una trasformazione, con un nuovo progetto che dovrebbe portare 172 miliardi al nostro Paese, ma soprattutto con una nuova gestione della programmazione europea».
SVILUPPO DIGITALE
Il Ministro ha poi osservato: «Ci sarà indubbiamente una visione digitale e di innovazione tecnologica su cui il Governo ha già dimostrato attenzione con un Ministero dedicato e ci sarà anche una riconversione verso un'energia green su cui questo esecutivo ha dedicato importanti risorse. Non dimentichiamoci, inoltre, l'attenzione nei confronti dei piccoli paesi e delle aree interne, nel loro grande rapporto con le grandi città. E sarà determinante una svolta nella burocrazia capace di rispondere ad alcune difficoltà strutturali del Paese».
IL DIALOGO
Infine D'Incà ha evidenziato come in questa fase il dialogo istituzionale si sia rivelato decisivo: «Abbiamo fatto passi da gigante grazie a un confronto tra Regioni, Comuni e Stato centrale. Ciò ci ha fatto capire sia quanto si possa dialogare in fretta, sia come le decisioni si possano prendere in breve tempo. E con il coraggio di realizzare un percorso di confronto, riusciremo a cambiare questo Paese».
Nella presentazione curata dalla casa editrice del libro, che è disponibile anche nella versione ebook, si legge fra l'altro: «La storia ci insegna che dalle ceneri delle grandi tragedie e dalle pandemie del passato non sempre è nata un'umanità migliore. Allo stesso tempo, però, abbiamo l'opportunità, e il dovere morale, di imparare dalle lezioni del passato per evitare di ripetere gli stessi errori. Lo shock globale provocato dal Coronavirus può e deve servire anche per prendere coscienza dei pericoli (alcuni catastrofici) che si prospettano all'orizzonte e per agire di conseguenza, con speranza e rinnovata fiducia negli altri, in noi stessi e nelle nostre comunità».
Giovanni Santin
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