Avvocati e risparmiatori: «Non solo colpa di Consoli»

Venerdì 29 Giugno 2018
Avvocati e risparmiatori: «Non solo colpa di Consoli»
LE ASSOCIAZIONI
TREVISO Vincenzo Consoli, ma non solo. Per i legali degli ex azionisti che si dicono truffati da Veneto Banca a causa del crac dei titoli che ha bruciato miliardi di risparmi e per le associazioni che li rappresentano, la decisione sullo stato di insolvenza significa accendere le luci sull'operato dei consigli di amministrazione succedutisi dopo le dimissioni dell'ex ad indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. «E su quello dei commissari liquidatori» incalza Luigi Fadalti, il legale che nel settembre del 2017 presentò al Tribunale civile di Treviso la prima istanza per la dichiarazione dell' insolvenza. «Quella del tribunale fallimentare - puntualizza Fadalti - è una sentenza d'avanguardia che riapre tutta la partita, soprattutto per quanto riguarda le responsabilità penali di chi è venuto dopo Consoli e Trinca. Si spalanca l'armadio con dentro gli scheletri del peggiore scandalo bancario della nostra storia. Siamo di fronte ad una situazione molto complessa perché non ci sono precedenti a cui ispirarsi. Ma un fatto mi pare chiaro: l'insolvenza solleva enormi dubbi sulla legittimità della cessione di Veneto Banca a Intesa. Così come la responsabilità degli ultimi consigli di amministrazione».
LA SODDISFAZIONE
«Quando ho appreso la notizia - dice Andrea Arman, presidente del coordinamento Don Torta - mi sono sentito felice. La sentenza sullo stato di insolvenza di Veneto Banca è la dimostrazione che in questo Paese c'è ancora gente per bene e tante di queste persone sono all'interno della magistratura. La vicenda di Veneto Banca adesso arriva ad una svolta perché non si potrà più tenere in secondo piano la responsabilità di chi è succeduto a Consoli. Non si tratta di trovare capri espiatori o andare alla caccia del colpevole, ma di far affiorare la verità, che come ha detto il Patriarca di Venezia è una parte sostanziale del ristoro che spetta agli ex azionisti che nel tracollo di Veneto Banca hanno in molti casi perso i risparmi di una vita».
NUOVA ISTANZA
E se da un lato l'avvocato Fadalti preannuncia una nuova istanza per la sostituzione dei commissari liquidatori «che con il loro operato - ha detto - hanno fino ad oggi agito contro gli interessi degli ex soci e della liquidazione stessa», un'altro legale trevigiano che rappresenta una fetta importante di ex azionisti ha deciso di portare il caso davanti alla Corte di Giustizia Europea. «La cessione di Veneto Banca a Intesa San Paolo - spiega Sergio Calvetti - ha prodotto una chiara lesione del principio di parità dei creditori».
de. bar.
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