Sette morti in un giorno due erano pordenonesi

Martedì 24 Marzo 2020
IL GIORNO NERO
PORDENONE La provincia di Pordenone piange altre due vittime del Coronavirus. E il bilancio sale a cinque decessi nel Friuli Occidentale. Dopo la scomparsa, domenica, del cittadino di Torre di Pordenone, l'82enne Giovanni Facca (salutato ieri anche dall'associazione Quartiere Torre), ieri il nemico invisibile ha colpito con un grave lutto la comunità di Caneva. All'ospedale di Pordenone, dov'era ricoverato in Terapia intensiva, è morto Giuseppe Benedet. Nato nel 1948, Benedet (detto Bepon) era stato per una vita l'idraulico del Comune, e per questo era molto conosciuto. Ieri lo ha ricordato anche l'ex sindaco, Pierantonio Rigo, con il quale ha condiviso anni di lavoro. Anche Benedet faceva parte del gruppo di persone che si ritrovavano nel circolo privato di Fratta per giocare a carte. L'altra vittima della provincia è un anziano nato nel 1930 che nella notte tra domenica e ieri ha perso la sua battaglia contro il virus fuori provincia.
IL BILANCIO
Sono 930 ad oggi i tamponi rilevati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia con un incremento di 56 casi in più rispetto a domenica. E questo è il dato che regala la prima vera speranza dall'inizio dell'emergenza. Non era mai accaduto, infatti, che per due giorni di fila si registrasse una contrazione del ritmo del contagio. Cinquantasei nuovi pazienti positivi sono comunque molti, ma la corsa del virus sembra iniziare a risentire anche in provincia di Pordenone delle misure estreme di isolamento imposte dal decreto del governo. Sette, in totale, i decessi in più rispetto all'ultima comunicazione di ieri, che portano a 54 il numero complessivo di morti per Covid-19. Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova.
I DATI BUONI
C'è poi la seconda buona notizia della giornata: le persone clinicamente guarite sono 78 e 27 quelle completamente guarite, mentre sono 49 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, quindi 2 in più rispetto a domenica.
IN PROVINCIA
Per quanto riguarda la sola provincia di Pordenone, i pazienti positivi al Coronavirus sono saliti a quota 203, di cui 59 ricoverati in ospedale (50 in città, 7 a Udine, 1 a Gorizia e 1 a Trieste). Sono 144 i pazienti positivi ma in isolamento domiciliare, mentre altri 396 cittadini sono in quarantena per essere venuti a contatto con pazienti positivi. Quanto alle singole situazioni, si registra un altro caso nella residenza per anziani di Castions di Zoppola: la paziente, anziana, è in isolamento e non ricoverata. Preoccupa il caso di Porcia: i contagi sono aumentati di tre unità e ora il totale ha raggiunto le 25 persone. A Sacile tre positivi in più. In città migliorano leggermente le condizioni dell'ex consigliere comunale Franco Toffolo. I casi nel capoluogo sono saliti a 40 dall'inizio dell'emergenza.
L'INCONTRO
Ieri in Regione sono stati ricevuti i rappresentanti del sindacato dei medici. Nel corso dell'incontro il vicepresidente regionale Riccardi ha chiarito che «questa sarà una settimana decisiva perché confrontando l'andamento reale della curva dei casi con il modello predisposto con l'equipe del professor Barbone potremo capire se la dotazione delle nostre strutture reggerà. Ad oggi il modello resta in linea con l'andamento ma non siamo in grado di predire il futuro e possiamo solo prepararci con il reperimento di personale medico e di attrezzature nel caso la curva prendesse un'impennata». Entro fine settimana la Regione dovrebbe procedere alle prime consegne porta a porta delle mascherine ai residenti.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci