Salvate le antiche mura, 400 le firme in poche ore

Domenica 26 Maggio 2019
LA PETIZIONE
PORDENONE Record di firme sulla petizione lanciata dal comitato di residenti contro la demolizione di un tratto delle antiche mura cittadine. In soli due giorni si sono superate le quattrocento firme. Quasi duecento erano state raccolte - come ha precisato la portavoce del comitato Sonia Zoldan - nel corso della serata organizzata nell'auditorium dell'ex Provincia nella serata di venerdì. Altrettante sono state le persone che hanno firmato ieri mattina al banchetto che era stato organizzato in piazza Cavour a Pordenone. La raccolta proseguirà anche nei prossimi giorni. Ma la petizione avrebbe già superato il numero di firme minimo previsto (200) dal regolamento comunale per essere presa in considerazione dalla giunta comunale. Le sottoscrizioni sono state raccolte in maniera formale e certificate dalla presenza di alcuni consiglieri comunali. Il comitato aveva invitato tutti i consiglieri a partecipare e a dare la disponibilità per certificare, ma sia venerdì che ieri si sono presentati solo alcuni consiglieri di minoranza, in particolare Marco Salvador, Piero Colussi, Daniela Giust e Lorenzo Marcon. Dalla maggioranza una risposta soltanto dall'assessore Pietro Tropeano che si scusava per l'impossibilità di essere presente.
Si chiede al Comune, nella sua qualità di Ente esponenziale della cittadinanza e di proprietario attuale di almeno parte delle mura, di esercitare ogni potere amministrativo e civilistico per negare ed eventualmente revocare ogni autorizzazione, nullaosta o atto d'assenso di sua competenza che si proponga di abilitare l'apertura di varchi nelle antiche mura e in particolare in vicolo del Lavatoio, visto tra l'altro che: 1. è stata smentita, grazie all'intervento dei cittadini in Soprintendenza, la interclusione dell'area di intervento ed è stato finalmente riconosciuto che essa già gode di servitù di passaggio carrabile attraverso l'area e il portico (appositamente costruito) dell'ex Pastificio Tomadini; 2. il varco nelle mura viene oggi giustificato da caso di necessità che non si comprende quale sia, forse nel caso di piena improvvisa del Noncello, quando tutti sanno che il fiume cresce con tempi che hanno sempre consentito di portare le vetture al sicuro con largo anticipo e che la Protezione civile ha adottato da anni sistemi di allarme che avvisano per tempo i residenti nelle aree che potrebbero essere a rischio.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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