SACILE
Racconti di sassi e di legno è il titolo della mostra che si aprirà,

Domenica 25 Ottobre 2020
SACILE Racconti di sassi e di legno è il titolo della mostra che si aprirà,
SACILE
Racconti di sassi e di legno è il titolo della mostra che si aprirà, giovedì prossimo, a Palazzo Ragazzoni, promossa dalla Fondazione bambini e autismo di Pordenone, con il patrocinio dell'assessorato alla Cultura della città del Livenza.
QUATTRO PROTAGONISTI
Quattro i ragazzi protagonisti di questo speciale appuntamento, Marco Antoniolli, David Battista, Claudia Gobbo e il sacilese Antonio Bormani. «Questa è un'esperienza importante per nostro figlio - spiegano i genitori di Antonio, Giovanni e Luigia - perchè si svolge nella città nella quale è nato ed è anche molto conosciuto. Ha frequentato e frequenta ancora la Parrocchia del Duomo, è un chierichetto da diversi anni, frequenta anche l'oratorio, partecipando a varie iniziative ricreative e in più, fino a pochi anni fa, era un atleta di Judo con la società sportiva guidata dai fratelli Andrea e Valentino Piccinini. Un grave incidente, avvenuto a Bibione, nel 2017, lo ha costretto ad abbandonare l'attività agonistica, che lo aveva portato a diventare, per quattro anni, campione italiano di judo e cintura nera 1° dan».
NUOVA SFIDA
«Antonio è nato 37 anni fa, qui a Sacile, e in città ha fatto praticamente il suo percorso scolastico - prosegue il papà - poi, nel 1999, è entrato nella Fondazione bambini e autismo di Pordenone, una sfida che abbiamo accettato per dare un futuro ad Antonio, perché nelle sue condizioni non sarebbe stato facile, per noi, garantirgli un futuro tranquillo. Entrare nella Fondazione, guidata dalla presidente Cinzia Raffin e diretta da Davide Del Duca, è stata una fortuna per lui. Da subito è stato seguito dagli operatori della Scuola di mosaico di Spilimbergo, una passione che, anno dopo anno, si è fatta sempre più forte. Noi abbiamo sempre creduto nelle sue possibilità e anche alcuni esperti di autismo ci hanno detto che, lavorando su di lui con costanza e impegno, lo avrebbe portato a migliorare e progredire molto. Così è stato e ora siamo fieri di lui e di quanto ha fatto in questi anni». «Questa mostra, per lui - aggiunge mamma Luigia - è già la terza esperienza: le prime due a Pordenone, al Museo delle scienze e ad Azzano, ma questa è speciale, perché esporrà i suoi mosaici a persone che lo hanno conosciuto, visto crescere nel tempo e apprezzato in tutti questi anni. In 37 anni di vita ha conosciuto periodi e momenti burrascosi, difficili, ma è sempre riuscito a superarli e ora possiamo dire che ha trovato la sua dimensione. Anche il lavoro che svolge e il paese in cui vive, Sacile, sono il suo destino e lo vediamo veramente sereno e tranquillo».
La mostra sarà inaugurata, in sala del caminetto, alle 18, e rimarrà aperta fino al 15 novembre con i seguenti orari: giovedì e venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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