Ravedis, l'ultimo test alla diga Giù 25 milioni di metri cubi

Sabato 24 Maggio 2014
MONTEREALE - Con la conclusione della terza prova d'invaso è stato portato a termine il collaudo della diga di Ravedis a Montereale sul torrente Cellina. I lavori della grande opera che, attraverso l'utilizzo della regolazione dello scarico delle acque, servirà a salvaguardare dalle piene gli abitati a valle, a irrigare i territori coltivati in pianura e a soddisfare la necessità d'approvvigionamento energetico, erano iniziati nel 1986.
La prova tecnica, alla quale ha preso parte anche l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito, ha previsto il riempimento, iniziato in aprile, del lago artificiale dai 328 ai 338,5 metri, 25 milioni di metri cubi d'acqua e 120 ettari la superficie del lago. Come ha spiegato il presidente dell'ente gestore della diga (il Consorzio di bonifica Cellina Meduna), Americo Pippo, durante l'invaso «non si è verificata alcuna anomalia». La prova di ieri pomeriggio è terminata con la tracimazione artificiale (dal forte impatto scenografico) alla quale hanno assistito numerosi spettatori. La consegna dell'opera, che è stata benedetta da don Angelo Santarossa, è stata definita "evento storico" di portata nazionale. Durante la cerimonia sono stati ringraziati tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della diga e sono stati ricordati alcuni momenti difficili della costruzione, durante la quale un operaio perse la vita. La diga di Ravedis rappresenta la seconda opera idraulica per ordine d'importanza che è stata realizzata negli ultimi decenni nell'Italia settentrionale. All'inaugurazione, oltre ai tecnici e ai collaboratori, hanno preso parte numerosi sindaci, il prefetto di Pordenone Pierfrancesco Galante e l'ex ministro alle Infrastrutture Pietro Lunardi che, in passato, aveva lavorato come consulente per l'opera.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci