RAID LADRESCO
PORDENONE Ondata di furti in abitazione. Lo scorso fine settimana

Mercoledì 23 Ottobre 2019
RAID LADRESCO
PORDENONE Ondata di furti in abitazione. Lo scorso fine settimana è stato all'insegna di un vero e proprio raid ladresco: una quindicina le case visitate tra Cordenons, Fiume Veneto e Porcia, anche se non tutti i furti sono andati a buon fine. Nei giorni precedenti episodi analoghi erano stati registrati anche a Pordenone e Zoppola.
LA BANDA
Ad agire potrebbe essere stata la stessa banda. Non lo escludono gli inquirenti, che sul fronte investigativo stanno svolgendo un'attività d'indagine a tutto campo. Senza tralasciare alcun particolare. A Cordenons, secondo il racconto di un testimone che li aveva messi in fuga mentre stavano cercando di razziare l'abitazione dell'assessore comunale Giuseppe Netto, ad agire erano in tre: tutti avevano il volto coperto da passamontagna. Una banda organizzata, che aveva agito con l'imbrunire, approfittando del fatto che i proprietari non erano in casa. Mediante l'effrazione di porte e finestre, una volta all'interno delle abitazioni, eludendo talvolta i sistemi di sorveglianza, si erano impossessati di soldi e monili in oro.
CONTROLLI
Dopo gli ultimi episodi il livello di attenzione si è alzato. Tuttavia il questore Odorisio non intende per nessun motivo creare allarmismo tra la popolazione: «Siamo entrati ammette nel periodo dell'anno in cui, ciclicamente, si verifica il maggior numero di furti nelle abitazioni. Generalmente i raid si verificano tra novembre e dicembre, quindi prima e durante le festività natalizie. Risulta difficile pensare che quest'anno le cose andranno diversamente». Nel 2018 - Odorisio ci tiene a ricordarlo - tra le province di Pordenone e di Treviso la stessa banda (composta da tre cittadini albanesi), poi sgominata dalla polizia di Pordenone a febbraio di quest'anno, aveva collezionato un centinaio di furti aggravati. Nell'operazione erano state sequestrate alcune armi da fuoco e un milione di euro di proventi illeciti. Si trattava di una pericolosa organizzazione criminale, che aveva la sua base logistica a Conegliano, specializzata nella commissione di reati predatori in ville ed abitazioni del Nordest.
IL QUESTORE
«Il fenomeno dei furti sottolinea il questore di Pordenone è ciclico ed in alcuni periodi dell'anno, come quello che ci apprestiamo a vivere, è maggiormente accentuato. I ladri agiscono con l'imbrunire e, generalmente, approfittano del cambio dell'ora: dal 27 ottobre, quando le lancette dell'orologio torneranno un'ora indietro, alle 16.30 sarà già buio». Odorisio assicura: «Tutti i dispositivi di sicurezza sono già stati attivati. Mi riferisco non soltanto al potenziamento del numero delle pattuglie di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale che monitorano giorno e notte il territorio, ma anche al controllo di quelle persone che vengono notate aggirarsi, con fare sospetto, vicino alle case. La prassi prevede che vengano fermate per essere poi accompagnate in questura o in caserma per l'identificazione Non solo: tutti gli apparati investigativi sono alla ricerca di dettagli ed informazioni utili ai fini delle indagini».
I NUMERI
«Gli ultimi dati pubblicati evidenzia il questore di Pordenone mettono in risalto un aspetto: Pordenone, comparando dati oggettivi, è la seconda città più sicura d'Italia. E questa volta non siamo nel campo della percezione. Stiamo parlando di numeri che vengono poi rapportati a quelli di altre città. I cittadini stiano tranquilli: l'attenzione, soprattutto in questo periodo, è massima. Tutte le forze di polizia sono preparate e pronte, in chiave di vigilanza e controllo, a rendere il nostro territorio ancora più sicuro».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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