Prata d'autore anche a misura di bimbi e ragazzi

Venerdì 15 Ottobre 2021
Prata d'autore anche a misura di bimbi e ragazzi
PRATA
Prata d'autore si sdoppia e diventa anche una rassegna pensata su misura per i giovanissimi lettori. L'amministrazione comunale, insieme con la Biblioteca civica e all'associazione Ortoteatro sta mettendo in cantiere Prata d'autore Ragazzi, che vedrà il coinvolgimento degli alunni delle scuole primarie, medie e superiori. Il calendario con le date e gli ospiti sarà pubblicato a breve, intanto il vicesindaco e assessore alla Cultura Katia Cescon anticipa che la rassegna si svolgerà in due modalità: si terranno degli incontri in presenza al Teatro Pileo, mentre altri appuntamenti con gli autori potranno essere seguiti direttamente in classe dai ragazzi, con i collegamenti in videoconferenza, organizzati in sinergia con le scuole dell'Istituto comprensivo di Prata.
«Visto il grande successo di Prata d'autore, il cui seguito è rappresentato da un pubblico per la maggior parte adulto, abbiamo pensato di coinvolgere anche i più giovani, con nomi di spicco e libri rivolti alla loro età e interessi - sottolinea Cescon -. Ci siamo chiesti come potevamo fare per appassionare i ragazzi alla lettura e siamo arrivati alla risposta: farli leggere per piacere e divertimento, non con una lettura imposta come un compito. Tenere viva la loro curiosità, tra i tanti passaggi difficili della crescita e le innumerevoli distrazioni».
Aspettando la rassegna junior, l'assessorato alla Cultura intanto vara l'autunno di Prata d'autore, che sarà aperto giovedì 28 ottobre alle 20.30 da Federico Baccomo, presente sul palco del teatro di via Cesare Battisti per parlare del suo ultimo romanzo Che cosa c'è da ridere. Al timone della serata ci sarà, Lucia Roman, che converserà con l'autore e il pubblico. Federico Baccomo, milanese (classe 1978), all'attività di scrittore associa anche quelle di blogger e avvocato. Il suo romanzo narra la storia di un giovane comico ebreo nella Berlino degli anni Trenta che sfidò il nazismo. Si chiamava Erich Adelman. Desiderava solo due cose: l'amore di Anita, la ballerina ritratta sulla cartolina donatagli da un uomo senza gambe incontrato per strada, e diventare un grande comico, calcando il palco dei migliori cabaret della Germania. Una mattina si trovò in una spoglia stanza, dove centinaia di persone erano state radunate per essere spedite lontano, in un paese dove sarebbero state ammazzate. Il prigioniero Erich aveva una sola possibilità di salvezza: esibirsi e far ridere il comandante del lager. La Shoah viene raccontata da Baccomo tenendo insieme comicità e tragedia. L'incontro è a ingresso gratuito, ma è consentito seguendo le disposizioni di legge anti Covid-19 (Green pass richiesto sopra i 12 anni). Per evitare assembramento all'ingresso, è consigliata la registrazione in un link pubblicato nell'evento Facebook. Informazioni: Ortoteatro 348/3009028; info@ortoteatro.it.
Cr.Sp.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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