IL BOLLETTINO
PORDENONE In Friuli Venezia Giulia, nelle ultime 24 ore, su 7.044

Domenica 24 Gennaio 2021
IL BOLLETTINO PORDENONE In Friuli Venezia Giulia, nelle ultime 24 ore, su 7.044
IL BOLLETTINO
PORDENONE In Friuli Venezia Giulia, nelle ultime 24 ore, su 7.044 tamponi molecolari sono stati rilevati 440 nuovi contagi con una percentuale di positività del 6,25%. Altri 239 dai test rapidi. Un incremento rispetto ai contagi e al tasso del 5,80 del giorno precedente. I decessi registrati sono 22, ai quali si aggiungono 2 decessi avvenuti il 14 e 27 dicembre 2020. Stabili i ricoveri nelle terapie intensive (63) e negli altri reparti (672). Le persone che fino a oggi hanno perso la vita sono a 2.230, con la seguente suddivisione territoriale: 519 a Trieste, 1.054 a Udine, 506 a Pordenone e 151 a Gorizia. I totalmente guariti sono 48.248, i clinicamente guariti salgono a 1.457, mentre scendono le persone in isolamento che oggi risultano essere 11.163. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 63.833 persone con la seguente suddivisione territoriale: 12.953 a Trieste, 28.010 a Udine, 14.346 a Pordenone, 7.737 a Gorizia e 787 da fuori regione.
I DECESSI
Sei le persone morte nella Destra Tagliamento nelle ultime 24 ore, si trovavano tutte nei reparti ospedalieri. La provincia ha superato i 500 morti da inizio pandemia. Il Covid si è portato via Derino Zecchini, 93 anni. L'anziano era piuttosto conosciuto nella città del mosaico (viveva a Gradisca) in quanto era stato un giovane partigiano combattente contro il nazifascismo. Poi una lunga e avventurosa vita che lo portò a emigrare in Francia. E poi ancora a combattere con il fronte di liberazione algerino e poi con i viet-minh in Vietnam. Ferito era stato curato Cina prima del suo ritorno in Italia. E in ospedale a Pordenone è morto anche un altro spilimberghese, aveva 69 anni e soffriva anche di altre patologie: negli ultimi giorni si era negativizzato ma non ce l'ha fatta. Era di Sacile il 70enne Luciano Antoniolli, anche lui ricoverato a Pordenone. Come il 90enne pordenonese Angelo Roveredo. Nel reparto Covid è morta anche una donna di 77 anni. Ancora contagi nelle case di riposo sono stati rilevati 16 casi di positività tra le persone ospitate e 7 tra gli operatori. Nell'Azienda sanitaria del Friuli occidentale si sono registrate le positività di tre infermieri e un operatore socio sanitario. Al Cro di Aviano di un medico.
IN CORSIA
Negli ospedali la situazione resta ancora molto pesante: i reparti Covid continuano a rimanere saturi. Nell'ultima settimana si è cominciato a vedere (ma è presto per dire che si tratta di un trend) la pressione dei ricoveri calare anche se molto lievemente. Il mancato ampliamento nelle ultime settimane del reparto Covid dell'ospedale di Spilimbergo (ma cresciuto sopra la capacità di circa 25 posti letto, a causa della grave carenza di personale medico) e le difficoltà legate alla necessità di mettere in quarantena alcune aree della Medicina di San Vito hanno reso molto difficili i ricoveri dei pazienti con patologie non Covid. Paradossalmente, nell'ultima settimana, è stato più difficile trovare letti in ambito internistico per pazienti no-Covid. Da un paio di giorni fortunatamente la Medicina di San Vito è tornata alla sua normale operatività come area medica pulita. Ma in poche ore si sono riempiti oltre quindici posti, sugli ottanta complessivi. Una situazione che rende molto difficili gli ingressi dei pazienti anziani con patologie diverse.
TIMORE GIALLO
Tra i medici vi è poi il timore di un possibile ritorno (all'inizio di febbraio) in zona gialla: la paura è che gli ospedali siano ancora troppo in sofferenza per allentare le misure. A fronte anche dell'incognita sulle varianti del virus.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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