Fondi persi all'istituto Galvani Basso: «Conficoni? Meglio se tace»

Giovedì 18 Aprile 2019
LA POLEMICA
PORDENONE Alessandro Basso, consigliere di Fratelli d'Italia attacca Nicola Conficoni del Pd. Motivo della spallata l'interrogazione presentata da Conficni dul fatto che il Galvani, il liceo artistico a causa dell'assenza di dirigenti ha dovuto rinunciarea un contributo di oltre 70 milaeuro. «Consiglio a Conficoni - attacca Basso - di continuare pure ad occuparsi delle sue amate lezioni di Quark e di lasciar stare discorsi improbabili sulla scuola, argomento che non lo compete e di cui dimostra di non sapere nulla. Trovo infatti alquanto singolare che un Consigliere regionale e comunale targato Pd intervenga sul dibattito sulla scuola, quando è proprio ascrivibile a quel partito la situazione critica in cui versano oggi le nostre scuole. Se lui non fosse un politico pagato con i soldi dei contribuenti, farebbe quasi sorridere la sua disinformazione sui Pon, a cui le scuole sono costrette a rinunciare per la grave situazione in cui versano dal punto di vista amministrativo. Io stesso nel passato anno scolastico, nella scuola di cui avevo reggenza, dovetti rinunciare a questi progetti, poiché richiedono incombenze amministrative talmente pesanti da risultare ingestibili in una scuola data in reggenza, soprattutto con la drammatica presenza di scoperture amministrative di organico». Basso va giù duro. «Continuare a parlare, in questo modo e con questi toni, di cose che non si conoscono, getta discredito sulla scuola al solo fine di conseguire una qualche discutibile visibilità sulla stampa a meri fini elettorali. Sarebbe bastato, molto semplicemente, che il consigliere Conficoni consultasse i social network sull'argomento, incombenza e passione che possiamo notare - lo tiene impegnato diverse ore al giorno, soprattutto se si tratta di trovare il pelo nell'uovo per attaccare spesso gratuitamente l'amministrazione Ciriani. Da una semplice verifica alla portata di tutti i cittadini digitali, infatti, si può scoprire che la rinuncia al Pon è un'operazione che viene fatta a malincuore dalle scuole, conseguente a profonde e sofferte riflessioni da parte dei dirigenti scolastici, costretti spesso a tagliare segmenti di offerta formativa per la drammatica situazione a cui devono far fronte. L'attuale amministrazione regionale -ed in particolare il capace assessorato istruzione- sta cercando di sanare questa situazione attraverso la nuova norma sull'istruzione appena varata dal Consiglio regionale su proposta dell'assessore Rosolen, che propone tra l'altro un supporto alle scuole per i progetti europei. Ciò verrà più facilmente attuato quando saremo riusciti a mettere in salvo questo comparto che è stato pesantemente inficiato dall'incuria della sinistra».
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