Bancarotta Acc Castro incontra il procuratore Raffaele Tito

Venerdì 20 Ottobre 2017
Bancarotta Acc Castro incontra il procuratore Raffaele Tito
L'INCHIESTA
PORDENONE Il pesante faldone dell'indagine sulla presunta bancarotta fraudolenta della vecchia Acc Compressor spa è sul tavolo del procuratore della Repubblica Raffaele Tito che ieri mattina ha avuto un colloquio con il commissario straordinario Maurizio Castro. La Procura ha intanto reso noto di aver potuto avvalersi di alcune perizie, eseguite su ordine della stessa magistratura inquirente, e altrettanto ha fatto la difesa. «Stiamo valutando tutti i documenti in nostro possesso», ha sottolineato il procuratore Tito, spiegando che l'incontro con Castro, richiesto proprio dal commissario straordinario, aveva lo scopo di fare il punto sull'inchiesta anche alla luce delle stesse denunce presentate dall'ex manager Electrolux.
«Una storia di disastro industriale che ha portato un grande gruppo a livello internazionale a ridursi a un unico stabilimento, a Mel», aveva detto Castro nel gennaio 2015, riferendosi alla situazione drammatica dell'ex Acc Compressor spa, l'azienda pordenonese con sede operativa nel bellunese, che dal 9 dicembre 2014 è diventata Wanbao Acc, dopo essere stata acquisita per 13 milioni di euro (secondo Castro la metà di quanto si poteva ottenere) da un gruppo cinese che ha dato corso a una nuova gestione. Da ricordare, inoltre, che il commissario straordinario si è costituito in giudizio per le azioni di responsabilità verso gli amministratori e i componenti del collegio sindacale della precedente gestione, chiedendo un risarcimento tra i 30 e i 46 milioni di euro. Ha inoltre presentato querela contro quegli stessi amministratori (Luca Amedeo Ramella, Paolo Cesare Pecorella e Fausto Cosi) per bancarotta fraudolenta e falsa comunicazione sociale.
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