Auto d'epoca Un pordenonese tenta la truffa a Fiumicino

Giovedì 23 Maggio 2019
LA TENTATA TRUFFA
PORDENONE Il servizio andato in onda martedì sera nel programma di Canale 5 Striscia la notizia - dove veniva smascherata una tentata truffa del pordenonese Antonio Zanetti - è stato visto praticamente da tutti in città: grazie al tam tam quanti non avevano potuto guardare l'edizione delle 20.30, hanno atteso la replica o si sono collegati via streaming.
LA STORIA
Zanetti, che ha alle spalle diverse condanne per truffe e non solo, ha contattato alcune settimane fa padre e figlia di Fiumicino che vendono auto d'epoca. Si è presentato come Antonio Sartor e ha detto loro di essere interessato all'acquisto di due auto d'epoca. Vetture in vendita per 13.750 euro. Zanetti, come si evince dalla trasmissione, invia via mail ai due venditori quella che dovrebbe essere la copia del bonifico effettuato per comperare le auto. «Un foglio bianco, scritto a penna, con il timbro della Spaarkasse e la firma del direttore - spiega durante l'intervista la commerciante all'inviato di Striscia -. La cosa era alquanto strana, ma Sartor ci ha assicurato di nuovo che era tutto in reola, che si trattava di un disguido. Comunque abbiamo chiamato il direttore della nostra banca e ci ha detto che non era stato fatto alcun bonifico. E, per essere ancora più sicuri, abbiamo contattato quello della Sparkasse che ci ha assicurato che non conosceva Antonio Sartor». I due commercianti avrebbero dovuto incontrare Zanetti (alias Sartor) a Pordenone per consegnare le due auto, ma al loro posto è arrivato Riccardo Trombetta.
L'INTERVISTA IN CITTÀ
E arriviamo alla trasmissione di martedì sera. L'inviato di Striscia è in città, raggiunge Zanetti in un'area a ridosso di una strada trafficata. Quest'ultimo ha gli occhi coperti da occhiali scuri, i capelli raccolti in un codino; indossa una giacca blu, camicia a righe e jeans. In mano, come ai vecchi tempi, quotidiani. L'inviato si presenta e Zanetti è ovviamente stupito. Poi risponde alle domande di Riccardo sostenendo che il bonifico è stato fatto, che si tratta di un disguido, che lui non ha mai fatto truffe e che è lì per scusarsi del ritardo. L'inviato di Striscia gli strappa una promessa: una telefonata appena il famoso bonifico per l'acquisto delle due auto storiche sarà fatto. Stretta di mano e saluto finale.
I MESSAGGI MINATORI
Ma il servizio non finisce così. Riccardo Trombetta spiega infatti che sì, sono arrivati i messaggi di Zanetti (alias sartor), ma non del tenore che si aspettava. E ne legge alcuni: Vi daremo fuoco, porci, guardoni, puzzoni, schifosi. Vi uccidiamo tutti, bastardi, infami di satana. Testate nucleari pronte. Non sentirete nulla, ma disintegrati in meno di un secondo dal calore delle atomiche, Salta tutta la difesa internazionale mondiale del pianeta. Forse non si tratta solo di un problema di truffe.
s.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci