Anche il Comune scende in campo «Più controlli, ma serve prevenzione»

Martedì 19 Giugno 2018
Anche il Comune scende in campo «Più controlli, ma serve prevenzione»
I CONTROLLI
PORDENONE Di una cosa c'è la certezza assoluta: è sempre più facile procurasi hashish e marijuana. Produttori da una parte, consumatori dall'altra. Quello dell'oro verde - se si parla della cannabis - è diventato un vero e proprio business. E così Pordenone si riscopre, nel contesto regionale, un'area nella quale produzione e spaccio non risentono affatto della crisi. Se per la coltivazione della cannabis si preferisce la periferia, per lo spaccio vale la regola dei grossi centri abitati: a Pordenone la richieste di stupefacenti è elevata. E forse, almeno in questo comparto, la città del Noncello non ha nulla da invidiare a Udine e Trieste. Anche perché ad incidere è la stretta vicinanza con il Veneto dove, è ormai noto, soprattutto nel periodo estivo la domanda aumenta in maniera esponenziale. Per contrastare l'uso di sostanze stupefacenti fra i giovani non ci saranno soltanto le forze di polizia, attaverso servizi e controlli mirati.
IL COMUNE
Anche il Comune farà la propria parte. Sta infatti predisponendo un progetto a forte valenza educativa. Un piano da proporre a settembre a tutte le scuole dove tra gli studenti si registra il consumo per «evitare di essere emarginati», per «sentirsi parte attiva di un gruppo», forse anche per «spirito di insubordinazione». Ma è un progetto che sarà da esportare ed attuare anche al di fuori delle strutture scolastiche nei luoghi di socializzazione e di incontri. «Vogliamo sensibilizzare i giovani - è il commento del sindaco Alessandro Ciriani - ed invitarli a riflettere e acquisire consapevolezza sulle negative conseguenze dovute al consumo di droghe, promuovere, sostenere e suggerire abilità e competenze finalizzate a resistere alla tentazione di provare». Per il già consigliere delegato all'istruzione Alessandro Basso «è un progetto pilota che si rivolge alla fascia adolescenziale poiché riteniamo che, in particolare nella delicata fase della loro crescita, nei giovani vada fortificato il contrasto alla droga, con esempi ed argomenti tali da non creare situazioni che possono portare all' emulazione». Quindi non si parlerà apertamente di sostanze stupefacenti ma si punterà su attività educative e sul coinvolgimento emotivo per irrobustire principi genuini e orientare i giovani verso scelte ed azioni alternative al degrado provocato dal consumo delle droghe. Per definire le azioni più incisive ed efficaci sono in atto contatti con il settore delle Politiche giovanili, con il referato retto dall'assessore Emanuele Loperfido, con agenzie pubbliche e con organismi privati sensibili al problema che hanno manifestato l'intenzione di finanziare il progetto. Senza dimenticare, poi, che della questione si sta interessando in prima persona il prefetto Maria Rosaria Laganà.
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci