Affitti mai inferiori a 1.500 euro per pochi metri quadri

Giovedì 23 Gennaio 2020
LA CONTROVERSIA
PORDENONE C'è una guerra di numeri, in cui nessuno è destinato a vincere. Da un lato i negozianti, che si lamentano del costo troppo elevato dei canoni di locazione in corso Vittorio; dall'altro l'Unione dei piccoli proprietari, rappresentata da Ladislao Kowalski, che spiega come negli anni gli affitti siano in realtà calati. Nessuno però può confutare il dato generale: per mantenere un negozio in Contrada maggiore si spende ancora troppo, soprattutto rispetto al giro d'affari attuale, che è senza dubbio calato. E allora è da lì che bisogna partire, dai numeri. In corso Vittorio, nonostante il ribasso considerato dall'Uppi, gli affitti rimangono alti, e il peso per i commercianti si fa sentire. Per uno spazio da 60 metri quadrati, simile alla maggior parte di quelli che oggi risultano sfitti, non si scende praticamente mai al di sotto dei 1.500 euro al mese. È uno stipendio, né più né meno. E il canone sale abbondantemente, sino a raggiungere i 3.500 euro al mese, se le dimensioni dello spazio aumentano e toccano ad esempio quelle attualmente occupate dal temporary store che chiuderà nelle prossime settimane. Ci sono anche bar che di euro al mese ne devono sborsare circa 5mila. «Nei tempi in cui il commercio era prospero - spiega Kowalski - i canoni avevano raggiunto cifre importanti. Poi però sono arrivati i fattori di crisi: in primis i centri commerciali, poi la vendita online dei prodotti, infine la recessione vera e propria. Così si è arrivati ad avere meno negozi. Questo per dire che i proprietari immobiliari in realtà hanno già pagato la loro porzione di crisi. Il contributo è stato dato, i contributi in questi anni sono scesi».
Ma c'è ancora chi probabilmente è rimasto fermo agli anni in cui gli affari giravano, oliati dal potere d'acquisto delle famiglie. «E questi proprietari, che ormai rappresentano però solamente la minoranza del totale - va avanti Ladislao Kowalski - danneggiano soprattutto se stessi, perché si trovano comunque costretti a pagare le stesse tasse senza ricevere in cambio un affitto. Non solo, ci sono anche spese fisse di vario genere. Ricordiamoci però che i proprietari immobiliari hanno costantemente costi elevati, tra imposte e manutenzioni, e che mantenere un immobile non è un'impresa facile». Come dire che tutte le categorie, in centro città, si sono spartite la loro fetta di declino. E trovare il punto giusto in cui intervenire diventa un'impresa da equilibristi da circo.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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