«Un compleanno amaro: mancano prospettive certe»

Mercoledì 24 Febbraio 2021
«Un compleanno amaro: mancano prospettive certe»
UN ANNO DI STOP
PADOVA Una gigantesca torta di cartone con tanto di candeline e un grande numero uno al centro del palco del Gran Teatro Geox di Corso Australia dove tutte le sedute del pubblico sono coperte dalla plastica da un anno. «Con questo dolce avevamo festeggiato l'anno scorso 10 anni di attività e invece celebriamo oggi un anno di blocco totale di inattività ha affermato Valeria Arzenton, socia fondatrice di Zed e vicepresidente di Atip (Associazione italiana Teatri Privati) - non è una provocazione, ma una constatazione che da 365 giorni siamo fermi e non sappiamo ancora quando potremo rientrare in funzione. Il 23 febbraio del 2020 ha segnato lo stop di tutti gli spettacoli nelle nostre strutture di proprietà ed in gestione. Io mi trovavo al Gran Teatro di Brescia dove al pomeriggio era previsto lo spettacolo del Circo Elysium, e fatalità in Veneto e Lombardia ci sono stati i primi casi di Coronavirus per cui sono arrivate già alla mattina le voci di possibili chiusure mentre tutta l'Italia del live show si sarebbe fermata il 5 marzo. Il giorno dopo avremmo avuto la Pfm e il mio primo pensiero è stato come avvisare i clienti, rimborsare i biglietti e recuperare i costi, per poi di rimandare le date di un mese pensando che si trattasse di una malattia passeggera».
E invece...«La mattina del 2 marzo una delle mie ragazze in ufficio ha detto che aveva la febbre alta; io non ci ho pensato un attimo e ho attivato la chat emergenza sanitaria lasciando tutti a casa. Il calendario è ancora fermo a quella la data e lo posso vedere solo io e i miei soci quando andiamo lì, anche per sentirci vivi». Le prevendite di fine anno o per l'anno prossimo sono aperte? «Sì, ma per dare più una speranza agli spettatori. Posso comprendere che ben poca gente ora si azzardi a comprare biglietti per spettacoli che non si sa se si terranno e per i quali poi magari bisognerà procedere ad un altro rimborso».
Ma sareste in grado di riaprire anche subito? «Qui non è come alzare la saracinesca della bottega perché necessitano molte attività preparatorie prima di una serata, comunque siamo stati i primi a presentare un protocollo di teatri Covid-free per evitare al minimo i contatti fisici con la smaterializzazione del biglietto, la sapiente gestione delle code in entrata e in uscita, e non dimentichiamo che se succedesse qualcosa sappiamo dove sono seduti esattamente i nostri utenti. Il Ministro della Cultura Franceschini ha parlato di riaperture, ma mi auguro che non sia per massimo di 200 posti come si parlava tempo fa poiché in una struttura come questa con una capacità di 2600 persone avremo dei costi insostenibili».
Come vede il futuro? «Non sarà più uguale a prima: in questi mesi abbiamo lavorato anche a temi più moderni come il green, il rispetto di genere; le prospettive che ci da il nuovo governo sono buone e mi sono emozionata ascoltando il discorso di Draghi sui talenti da valorizzare tanto da scrivergli una lettera in cui nel nostro piccolo vogliamo sostenere il suo nuovo percorso».
A fianco della Arzenton era presente anche l'attrice padovana Lorenza Mario, protagonista dell'ultimo spettacolo al Geox Aggiungi un posto a tavola un anno fa, prima che venissero chiusi i battenti. «Era il mio debutto a Padova e avevamo ricevuto tanti calorosi applausi dal pubblico - ha confessato la star nostrana, ora nel programma Rai Tale e quale show - oggi mi ritrovo qui emozionata dopo aver trascorso un lungo anno nell'incertezza. Per me non si può fare il nostro mestiere senza il pubblico dal vivo e io non sono riuscita ad esibirmi online come hanno fatto molti altri colleghi. Spero di poter riprendere la tournée con questa fortunata produzione del Teatro Brancaccio e altri progetti purtroppo sospesi».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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