(Al.Ma.) In fondo lo strascico polemico all'ormai famoso «paraculati» pronunciato in consiglio comunale dal sindaco Luca Claudio è su chi sia più casta. Aveva cominciato il consigliere comunale e parlamentare Vanessa Camani (Pd). Nello stigmatizzare l'attacco alla Guardia di finanza e ai prefetti l'esponente del centrosinistra aveva detto: tra le altre cose: «Fa specie che a sferrare un attacco così vile sia una persona che dovrebbe rappresentare le istituzioni con onore e decoro. Rispetto ancora più dovuto da uno che, grazie alle istituzioni, campa da più di 10 anni». Parole alle quali il primo cittadino non ha replicato a caldo. Poi però deve aver pensato che non potevano essere lasciate passare sotto silenzio. «Si ricorda alla Camani, e dovrebbe ben saperlo, che io percepisco un'indennità per il mio mandato di sindaco a seguito della fiducia ottenuta dagli elettori che mi ha fatto vincere le elezioni. Il mio non è uno stipendio paragonabile, per entità e strutturazione, a quello dei funzionari prefettizi e dei Prefetti che hanno una carica non elettiva. Per il resto la Camani su questo fronte farebbe meglio a tacere poiché, come ben si sa, percepirà nel giro di pochi mesi compensi ben superiori a ciò che io ho percepito in 10 anni».
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