PUGNO DI FERRO
CITTADELLA/CAMPOSAMPIERO «L'avventore che non rispetta le

Venerdì 22 Maggio 2020
PUGNO DI FERRO CITTADELLA/CAMPOSAMPIERO «L'avventore che non rispetta le
PUGNO DI FERRO
CITTADELLA/CAMPOSAMPIERO «L'avventore che non rispetta le regole verrà richiamato. Se continuerà a comportarsi in modo scorretto, gli esercenti sono stati invitati a chiamare gli operatori. La sanzione va da 400 euro a 3 mila, le attività possono rischiare la chiusura da 5 a 30 giorni, ma la nostra volontà è di permettere di lavorare e di divertirsi, non di sanzionare. Siamo però pronti ad intervenire laddove non si vogliano rispettare le disposizioni». Parole del sindaco Luca Pierobon sulla movida in centro storico. «Da stasera e dalla prossima settimana dal giovedì fino alla domenica, dalle 19,30 le quattro vie principali saranno pedonalizzate - continua Pierobon - si potrà entrare con le auto nelle strade laterali per il take away. Un mezzo con altoparlante ricorderà le regole. Saranno presenti Polizia locale, carabinieri, volontari di Protezione civile e Associazione carabinieri che inviteranno al rispetto delle disposizioni. Abbiamo aumentato gli spazi per i plateatici, gli esercenti si stanno impegnando molto. Vogliamo tutti trascorrere delle ore spensierate, ma in sicurezza, per noi e la comunità».
Queste le regole: si consuma da seduti, non ci si avvicina ai tavoli se non si ha il posto a sedere, se si è seduti e non si consuma si deve usare la mascherina, le mani devono essere disinfettate, al banco si sta per consumazioni veloci e con almeno un metro di distanza dalle altre persone, distanza che vale anche all'esterno tranne che non si tratti di persone dello stesso nucleo familiare.
«Mi auguro che quello che comincio a vedere nei bar cambi subito direzione. Il distanziamento deve essere garantito. I comportamenti non responsabili degli avventori di alcuni locali delle piazze devono immediatamente cambiare altrimenti toccherà intervenire. Non esiste che torniamo indietro per colpa di chi non sta alle regole». La sindaca Katia Maccarrone non fa nomi di locali della movida camposampierese ma sulla sua pagina Facebook esprime tutto il disappunto per la ressa e gli assembramenti registrati in queste sere dopo la fine del lockdown. Addirittura lunedì sera sono stati chiamati gli agenti della Polizia locale per far rispettare le norme anti Covid all'esterno di alcuni bar del centro. In città l'opinione pubblica si divide tra i clienti e i gestori: tra la popolazione la maggior parte deplora i comportamenti poco rispettosi delle norme vigenti e auspica eventualmente anche sanzioni pesanti per far capire che la prudenza dopo il confinamento deve essere mantenuta. Per i gestori dei locali il problema non è di facile soluzione: «Pensate che noi gestori non chiediamo ai clienti di fare attenzione e di rispettare le regole - afferma Alice Pierazzo del bar Castello - se una volta fuori i clienti fanno quello che vogliono cosa dovremmo fare noi? Mandarli via? Io credo che la semplice presenza di un vigile sia sufficiente per mettere in guardia la gente». Il socio della Pirazzo, Massimo Dionese, parla di gente stanca di stare a casa confinata: «Noi provvederemo ad essere più rigidi nel far rispettare le regole. Le persone però non ne possono più di queste restrizioni e vogliono tornare alla normalità». Per il parrucchiere Luigi Checchin la situazione è preoccupante non solo nelle piazze ma anche nei giardinetti pubblici: «Le distanze non esistono e molti non indossano la mascherina - dice Gigio Checchin - non vorrei mai che per colpa di pochi tutti debbano subire delle conseguenze». L'imprenditore edile Antonio Mengato ammette di aver assistito a scene indescrivibili e si stranisce del fatto che «se nelle aziende il controllo è costante e preciso, nei bar tutto è lecito e permesso».
Michelangelo Cecchetto
Luca Marin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci