«Matteo era saggio ed equilibrato: sapeva quando era il tempo del fare»

Mercoledì 27 Marzo 2019
«Matteo era saggio ed equilibrato: sapeva quando era il tempo del fare»
BORGO VENETO
Aveva tante qualità Matteo Canevarolo. Era prima di tutto un figlio di cui andare orgogliosi, con tante soddisfazioni per mamma Giuliana e a papà Luciano, quest'ultimo tra gli organizzatori della più nota gara ciclistica della zona con il Gs Dossi. Era un buon marito per la sua amata Daniela (Rossignolo, titolare di uno studio dentistico a Saletto), compagna da una vita, e un ottimo padre per i figli Luca e Silvia, per i quali, secondo chi lo conosceva bene, era sempre presente. Era uno stimato professionista. Lavorava come odontotecnico in uno studio a Este, con serietà e dedizione. Era anche un grande sportivo, conosciuto in tutta la Bassa padovana per la lunga militanza nel mondo del calcio. Matteo, chiamato Caneva sui campi da gioco, era l'attuale capitano del Merlara, squadra che milita in seconda categoria. Aveva ricoperto lo stesso ruolo nell'Atheste Quadrifoglio Saletto, poi confluito nell'Aqs Borgo Veneto, portando la squadra a vincere il campionato e a guadagnarsi la Prima Categoria. Ma in realtà aveva giocato con tantissime altre squadre della Bassa padovana, facendo anche esperienze importanti in Promozione e in Eccellenza. Era nato come centrale difensivo, ma sapeva distinguersi anche a centrocampo. Era un buon amico. L'hanno confermato tra le lacrime i compagni di squadra.
ATTIVITÁ SOSPESE
E lo conferma ora Michele Sigolotto, sindaco di Borgo Veneto, ma soprattutto amico d'infanzia di Matteo, del quale era stato anche il testimone di nozze. «Casa di Matteo è a duecento metri dalla mia, ci conoscevamo da una vita commenta rattristato il primo cittadino la sua morte ha colpito profondamente l'intera comunità. E del resto lo conoscevano tutti: erano meno quelli che non lo conoscevano che quelli che lo conoscevano. Matteo era solare, saggio, equilibrato. Sapeva quando era il tempo di scherzare e quando invece era il tempo del fare. Non sono parole vuote, ha davvero lasciato un vuoto immenso. La passione per il calcio era autentica, non era un mercenario. Domenica scorsa, anche se infortunato, ha raggiunto lo stadio per vedere la partita. Matteo era così. Questa settimana, da quello che mi è stato riferito, l'Aqs Borgo Veneto non accenderà alcun faro. Saranno sospese tutte le attività calcistiche per onorarlo. L'ultima scelta, quella di donare gli organi, racconta una volta di più quanto il 44enne fosse un uomo generoso».
Il pensiero del sindaco corre soprattutto ai genitori di Matteo, al fratello Gianluca, alla moglie e ai figli. «Matteo mancherà a tutti e, purtroppo, non possiamo fare altro che stringerci al dolore dei familiari», commenta. Anche dal mondo del calcio giungono tantissimi messaggi di cordoglio per la prematura scomparsa del 44enne. «Lunedì sera ci ha lasciato Matteo Canevarolo (per noi Caneva), come uomo e come giocatore da prendere ad esempio fuori e dentro il campo scrive la Nova Gens Calcio chi l'ha conosciuto può avergli voluto solo bene».
L'Aqs Borgo Veneto, che subito dopo l'incidente, attraverso le parole del capitano Mattia Mazzon, ha raccontato quanto Matteo fosse un ragazzo straordinario, che amava la vita, ha espresso sui social il proprio dolore modificando l'immagine del proprio profilo Facebook, che oggi raffigura il nastro nero a lutto.
Ca.B.
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