LE TESTIMONIANZE
PADOVA Soddisfatti, orgogliosi e finalmente speranzosi di vedere

Lunedì 19 Aprile 2021
LE TESTIMONIANZE
PADOVA Soddisfatti, orgogliosi e finalmente speranzosi di vedere una luce in fondo al tunnel di questo lungo periodo di isolamento. Sono gli over 80 che hanno già ricevuto il vaccino.
FIDUCIOSI
Carlo Rizzi, 82 anni residente in via Lagrange a Padova, ha fatto per due volte la coda in Fiera in attesa dello Pfizer. Crede ad occhi chiusi all'utilità di sconfiggere il Covid-19 con la vaccinazione di massa. «Abbiamo pianto troppe vite umane spazzate via dal virus - dice - dobbiamo affidarci alla scienza e fare tutto il possibile per salvarci». Rizzi, per anni dipendente dell'Ater, ha pianto anche dei conoscenti. «Ho parecchi coetanei che purtroppo non ce l'hanno fatta. Ci troviamo di fronte ad una guerra mondiale silenziosa ed invisibile. Invito tutti, dai giovani agli anziani, ad affidarsi ai vaccini. Solo immunizzando l'intera popolazione potremo dire di essere fuori da questo incubo». Quando è arrivata la lettera per presentarsi in Fiera l'ottantaduenne di Brusegana non ha battuto ciglio: «Ci sono medici e virologi professionisti che hanno studiato per trovare i rimedi al Coronavirus. É naturale che in casi sporadici possano esserci delle reazioni, ma personalmente non ho avuto paura e ora mi sento orgoglioso di aver ricevuto le due dosi di Pfizer».
L'ATTENZIONE
«Chissà che passi questo colera». Dina Seconda Pigozzo l'11 novembre spegnerà 81 candeline, ma non dimostra assolutamente l'età riportata nel certificato vaccinale. Ieri mattina nell'hub di Cittadella, al palasport dove afferiscono i residenti di 15 municipalità, si è immunizzata contro il Covid-19. «Ho approfittato della vaccinazione libera visto che quando mi avevano chiamata per motivi di salute non mi sono potuta vaccinare. A dir la verità io ero tranquilla anche prima, ma mio figlio con il quale vivo è stato determinante nella decisione. Ho anche un'altra figlia che mi ha dato tre nipotini. Ora possiamo trovarci senza rischi anche se siamo sempre stati molto attenti», sottolinea Dina Seconda che ha lavorato come operaia alle officine Facco di Marsango di Campo San Martino. «Non è facile questo lungo periodo di limitazioni. Mi ritengo fortunata perchè ho una casa grande, con tanto giardino. Mi muovo solo per andare a messa e a fare la spesa. Continuerò a stare comunque attenta. É necessario».
LA PRIMA DOSE
«Sono stata davvero contenta di essere stata a Piove di Sacco per effettuare il vaccino, dopo le peripezie del Sabato Santo». Antonietta Bruscagin, 86 anni, di Conselve, ieri mattina al Palasport Borgo Rossi è stata vaccinata con Pfizer. L'anziana aveva ricevuto la convocazione, via lettera, all'ex ospedale di Monselice, centro vaccinale di competenza per il Conselvano, per la vigilia di Pasqua. «Quando siamo arrivati all'ex ospedale di Monselice, ci hanno rimandato indietro perché c'era solo la disponibilità di Astrazeneca e per me non andava bene, con mia nuora siamo tornate a casa un po' sconcertate perché abbiamo saputo che il comune di Conselve doveva avvisarci, ma nessuno ci aveva chiamato». La musica è cambiata a Piove di Sacco: «Abbiamo riscontrato una organizzazione perfetta, in meno di un'ora abbiamo fatto tutto, i volontari della Croce Rossa e gli alpini sono stati davvero molto accoglienti e gli stessi medici mi hanno rassicurato perché avevo un po' di paura. Ho fatto la prima dose di Pfizer e sono uscita con l'appuntamento per la seconda».
(Cesare Arcolini, Nicola Benvenuti, Michelangelo Cecchetto)
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