LA SITUAZIONE
PADOVA Una strada chiusa al traffico per motivi di sicurezza e

Venerdì 25 Settembre 2020
LA SITUAZIONE
PADOVA Una strada chiusa al traffico per motivi di sicurezza e un continuo viavai di forze dell'ordine, operatori sociosanitari, volontari di Protezione civile e addetti del Comune di Padova. Così ieri si presentava l'ingresso dell'Asilo Notturno, edificio di via del Torresino che ospita i senza fissa dimora diventato improvvisamente un preoccupante focolaio Covid. La notizia era emersa mercoledì sera dopo la riunione del comitato di crisi convocata d'urgenza dal prefetto e i dettagli sono stati illustrati ieri mattina dal direttore generale dell'Ulss 6 Domenico Scibetta. Gli ospiti positivi, sia italiani che stranieri, sono 39. Uno di loro è ricoverato al reparto di Malattie infettive dell'ospedale di via Giustiniani. Gli altri ospiti sono tutti in isolamento all'interno della stessa struttura. A questi si aggiunge un operatore della cooperativa padovana Cosep, che gestisce l'Asilo notturno, anch'egli contagiato.
Sono risultati negativi al tampone, invece, altri 39 ospiti e 17 operatori. Per ulteriori 23 addetti ieri pomeriggio i tamponi erano ancora in corso. Per i senzatetto risultati negativi il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss ha disposto comunque, come da protocollo sanitario, i 14 giorni di isolamento domiciliare. Il Comune li ha ricollocati in due diversi edifici: all'ex scuola Gabelli in via Giolitti (quartiere San Lazzaro) e alla Casa a Colori di via del Commissario (zona Crocifisso). Questi immobili, già utilizzati dal Comune per l'accoglienza invernale, sono però soluzioni temporanee: il sindaco Giordani e l'assessora al Sociale Nalin ieri erano al lavoro per trovare assieme alla Diocesi altri luoghi dove garantire maggiori spazi per le persone in isolamento.
LA FUGA
Nella struttura erano ospitate anche nove donne, nessun minore. I tamponi di massa sono scattati mercoledì dopo il caso di un uomo positivo e con i classici sintomi. Gli unici veri attimi di tensione sono stati vissuti ieri mattina poco dopo le 10 quando un ospite sudanese risultato positivo ha provato a scappare dall'Asilo notturno scavalcando il cancello e mettendosi a correre in strada. «Non sono malato, non sono malato - urlava - Non lo faccio per soldi, io lo faccio per Dio». È stato rincorso dagli agenti e bloccato quando stava per imboccare via Memmo. Convincerlo a mettere la mascherina non è stato facile e alla fine è stato pure denunciato dalla polizia per epidemia colposa. «Il caso è stato subito affrontato con grande attenzione - sottolinea il prefetto Renato Franceschelli - e abbiamo assicurato la necessaria vigilanza per evitare che qualcuno possa scappare. Gli ospiti devono capire che anche se sono senza sintomi sono in uno stato di malattia. Potrebbero cercare di uscire soprattutto persone dipendenti dall'alcol, ma va detto che durante il lockdown si erano comportate tutte molto bene».
IL TRACCIAMENTO
Un caso di positività all'Asilo notturno del Torresino si era già verificato a fine luglio ma era rimasto circoscritto e tutti gli altri ospiti erano risultati negativi. Ora la situazione è ben diversa. I contagiati sono 39 ma il loro numero potrebbe salire: un nuovo giro di tamponi è previsto nel fine settimana. Resta però la preoccupazione legata ai contatti che queste persone potrebbero aver avuto durante il giorno, girando per la città. Da chi era abituato a presentarsi alle Cucine popolari a chi condivideva una lattina di birra con un altro clochard all'angolo della strada. Il lavoro di tracciamento svolto dal Dipartimento di Prevenzione non è affatto semplice, ma ha già portato ai primi risultati e nuovi contatti stretti potrebbero presto essere chiamati ad effettuare i tamponi. «È un focolaio importante ma siamo intervenuti tempestivamente per governare la diffusione del virus» assicura il dg Scibetta. Il Comune di Padova osserva la situazione con grande attenzione. Oltre al sindaco Giordani e all'assessora al Sociale Nalin questa improvvisa emergenza ha impegnato anche il vicesindaco Micalizzi (delegato alla Protezione civile) e l'assessora all'Ambiente Gallani: nell'area di via Torresino sono state subito avviate pulizie straordinarie con lavastrade e idropulitrice.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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