PALAZZO MORONI
PADOVA Nella corsa del centrodestra alla poltrona più alta di palazzo Moroni ora spunta il nome di Ubaldo Lonardi. In queste settimane la Lega è molto attiva nel studiare le migliori alleanze e valutare la figura da candidare nella sfida contro Sergio Giordani. Il commissario regionale Alberto Stefani sta cercando in via prioritaria un candidato civico in grado di mettere in seria difficoltà una figura come quella di Giordani. Sarebbero già stati sondati due professionisti con un profilo di alto livello che si sarebbero detti disponibili ad affrontare la sfida. I loro nomi, top secret, saranno presto portati a Matteo Salvini. Nel caso in cui l'opzione civica dovesse saltare, il Carroccio potrebbe giocarsi uno dei suoi big. E qui i nomi sono sempre gli stessi: Massimo Bitonci, Roberto Marcato, Andrea Ostellari e Fabrizio Boron. Negli ultimi giorni, però, ha iniziato a circolare anche quello del consigliere comunale Lonardi, da sempre molto vicino a Bitonci.
Un'opzione di questo tipo potrebbe non dispiacere in primis all'ex sindaco leghista. La candidatura, secondo quanto trapela da ambienti di partito, porterebbe con sé una serie di vantaggi. In primo luogo quello del vicepresidente del consiglio comunale è un profilo che non strizza l'occhio agli estremismi e quindi potrebbe essere visto di buon grado da quell'ala moderata che nel 2017 ha votato per Giordani. In seconda istanza e questo è un particolare non trascurabile Lonardi può contare su una dichiarazione dei redditi che nel 2019 ha superato i 400.000 euro. Una circostanza che gli potrebbe consentire di affrontare la campagna elettorale senza dover necessariamente chiedere decine di migliaia di euro ai partiti. I maligni portano sul piatto poi un altro aspetto: dato che Giordani sarebbe dato per favorito, sarebbe meglio candidare Lonardi piuttosto che bruciare un big. Lonardi, medico di base all'Arcella, a breve lascerà il proprio ambulatorio: questo gli consentirebbe di avere più tempo da dedicare alla politica.
Alberto Rodighiero
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Nella corsa del centrodestra alla poltrona più alta di palazzo Moroni ora spunta il nome di Ubaldo Lonardi. In queste settimane la Lega è molto attiva nel studiare le migliori alleanze e valutare la figura da candidare nella sfida contro Sergio Giordani. Il commissario regionale Alberto Stefani sta cercando in via prioritaria un candidato civico in grado di mettere in seria difficoltà una figura come quella di Giordani. Sarebbero già stati sondati due professionisti con un profilo di alto livello che si sarebbero detti disponibili ad affrontare la sfida. I loro nomi, top secret, saranno presto portati a Matteo Salvini. Nel caso in cui l'opzione civica dovesse saltare, il Carroccio potrebbe giocarsi uno dei suoi big. E qui i nomi sono sempre gli stessi: Massimo Bitonci, Roberto Marcato, Andrea Ostellari e Fabrizio Boron. Negli ultimi giorni, però, ha iniziato a circolare anche quello del consigliere comunale Lonardi, da sempre molto vicino a Bitonci.
Un'opzione di questo tipo potrebbe non dispiacere in primis all'ex sindaco leghista. La candidatura, secondo quanto trapela da ambienti di partito, porterebbe con sé una serie di vantaggi. In primo luogo quello del vicepresidente del consiglio comunale è un profilo che non strizza l'occhio agli estremismi e quindi potrebbe essere visto di buon grado da quell'ala moderata che nel 2017 ha votato per Giordani. In seconda istanza e questo è un particolare non trascurabile Lonardi può contare su una dichiarazione dei redditi che nel 2019 ha superato i 400.000 euro. Una circostanza che gli potrebbe consentire di affrontare la campagna elettorale senza dover necessariamente chiedere decine di migliaia di euro ai partiti. I maligni portano sul piatto poi un altro aspetto: dato che Giordani sarebbe dato per favorito, sarebbe meglio candidare Lonardi piuttosto che bruciare un big. Lonardi, medico di base all'Arcella, a breve lascerà il proprio ambulatorio: questo gli consentirebbe di avere più tempo da dedicare alla politica.
Alberto Rodighiero
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