L'ultimo saluto alla guardia giurata in forma privata

Giovedì 23 Settembre 2021
L'ultimo saluto alla guardia giurata in forma privata
VIGODARZERE
(L.Lev.) Si celebrano in queste ore, in forma strettamente privata, i funerali di Marco Turrin, l'uomo di 38 anni di Vigodarzere che la mattina di mercoledì 15 settembre ha freddato a colpi di pistola Alessandra Zorzin, 21 anni, di Montecchio Maggiore, madre di una bimba di due anni. Turrin, di professione guardia giurata, dopo l'omicidio della ragazza, si è dato alla fuga per qualche ora, scappando a bordo della Lancia nera con la quale era arrivato a Montecchio. Poi, verso sera, sentitosi braccato, ha deciso di farla finita e ha rivolto contro di sé la pistola con la quale aveva ucciso Alessandra, sparandosi nella zona di Creazzo, sempre nel vicentino. La tragedia ha devastato due famiglie: quella della giovane mamma, e quella dei Turrin. Quest'ultima, dopo che il padre Adriano all'indomani della tragedia aveva chiesto scusa alla famiglia di Alessandra, per il dolore provocato dal gesto di suo figlio, si è chiusa nel silenzio, rifiutando di rilasciare altre dichiarazioni. Tanto che, da quanto si apprende, per sua espressa volontà ha chiesto che i funerali del figlio si svolgano in forma strettamente privata. Nonostante da un paio di gironi la salma sia stata restituita alla famiglia, dopo l'esame autoptico disposto dalla Procura, non si sa nulla e in paese non ci sono epigrafi. È certo che l'ultimo saluto si celebra in queste ore e che anche il parroco di Vigodarzere, don Giovanni Marchiorello, non fornisce informazioni sulla cerimonia.
Oggi, invece, è il giorno del lutto cittadino a Montecchio Maggiore dove alle 10.30 nel duomo di Santa Maria e San Vitale, sarà officiato il funerale di Alessandra Zorzin. Lutto cittadino anche a Sovizzo, il paese dove abita il compagno della giovane. La tragedia si era consumata in pochi secondi quella maledetta mattina. Alessandra non era andata al negozio di parrucchiera dove lavorava e la sua bimba era all'asilo nido. Verso le undici la ragazza ha aperto la porta a Marco. Tra i due dev'essere scoppiata una discussione e ad un certo punto l'uomo ha estratto la pistola, una Glock 9x21 regolarmente detenuta per uso personale. L'arma di servizio l'aveva lasciata al lavoro. Un colpo dritto in volto, all'altezza dello zigomo che ha sfigurato il dolce volto della giovane mamma, spegnendone il sorriso per sempre. A trovare il corpo della donna è stato proprio il compagno, allertato da una vicina di casa.
L.Lev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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