Il dottor Dei Tos prende la guida dei servizi di diagnostica

Sabato 30 Ottobre 2021
Il dottor Dei Tos prende la guida dei servizi di diagnostica
LE NOVITÀ
PADOVA Dirigerà 22 strutture, alcune chiave nella lotta alla pandemia. Angelo Paolo Dei Tos è il nuovo direttore del Dipartimento di servizi di diagnostica integrata dell'Azienda ospedaliera, subentrando a Mario Plebani andato in pensione. E mantiene anche la direzione dell'Unità operativa complessa di anatomia patologica, che avrà una nuova sede: un'area del Giustinianeo sarà ristrutturata per far posto a laboratori e uffici.
«Il costo è di circa 6 milioni di euro, nei prossimi giorni avremo una conferenza dei servizi ha anticipato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben. Al Giustinianeo ci sarà il cuore della diagnostica». Dei Tos dopo la maturità scientifica si è laureato con lode a Padova in Medicina e chirurgia e poi ha preso la specializzazione in Anatomia patologica e Dermatologia. Diverse le esperienze di formazione all'estero, a Londra e Boston, così come svariati sono i premi ricevuti anche a livello internazionale per il suo lavoro sui tumori rari, ambito in cui è un esperto. Per anni ha avuto incarichi dirigenziali all'ospedale di Treviso e nel 2019 è approdato a Padova.
La sua nomina è avvenuta in accordo con l'Università. «Sono grato della fiducia che mi è stata concessa ha detto Dei Tos. Il Dipartimento di servizi di diagnostica integrata è vasto e comprende diversi ambiti. Facciamo assistenza ma anche didattica e ricerca. È un po' la cerniera con il resto delle discipline, basti pensare che quando si deve fare una diagnosi a un malato di cancro si passa per il nostro dipartimento per capire quali terapie applicare».
Tra le 17 unità operative complesse ci sono Genetica, Malattie metaboliche, Medicina del lavoro, Medicina dello sport, Medicina di laboratorio, Radiologia e anche la Microbiologia e virologia diretta da Andrea Crisanti. Le unità operative semplici sotto Dei Tos sono cinque: Citologia diagnostica, Centro antiveleni e antidoping, Imaging avanzato clinico e traslazionale (al Sant'Antonio), Immunologia dei trapianti e Patologie del trapianto e medicina rigenerativa.
«Avremo presto un laboratorio con una tecnologia molto avanzata che permetterà di ridurre i tempi di diagnostica. E di salvare delle vite: spesso la tempestività quando parliamo di tumori è fondamentale ha aggiunto Dei Tos. Ma c'è anche un riconoscimento in arrivo da parte della comunità europea. Padova sarà riconosciuta come il centro leader a livello continentale per il trattamento delle neoplasie rare, quelle malattie orfane chiamate così perché manca l'esperienza clinica. Qui da noi troveranno medici formati».
Nel corso del 2020, quindi in piena pandemia, un momento in cui le normali prestazioni hanno subito in tutto il Paese un rallentamento, il Dipartimento di servizi di diagnostica integrata ha eseguito oltre 10,9 milioni di prestazioni. L'unità operativa complessa più impegnata è stata la Medicina di laboratorio con oltre 8,2 milioni di prestazioni (costate 33,5 milioni di euro). I costi maggiori sono stati sostenuti per la Microbiologia e virologia: 56,2 milioni di euro per 1,4 milioni di prestazioni, contando il fatto che l'unità operativa complessa è stata messa sotto sforzo per l'elaborazione dei tamponi molecolari Covid.
Si. Mo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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