IL CASO
PIOVE DI SACCO Invece del regalo, è arrivata la stangata. Una multa

Domenica 25 Ottobre 2020
IL CASO
PIOVE DI SACCO Invece del regalo, è arrivata la stangata. Una multa di 400 euro per i 27 invitati non è certo stata la conclusione di serata prevista dai ragazzi che venerdì sera avevano deciso di festeggiare il compleanno di un neodiciottenne al Civico8 di Piove di Sacco, ma in questi tempi di emergenza da Covid, è la normale conseguenza di una serata che si svolge in barba a qualsiasi disposizione contenuta nel nuovo Dpcm del premier Conte. E i guai sono arrivati pure per il proprietario del locale, Andrea Boscolo, 59 anni: anche per lui multa da 400 euro più cinque giorni di chiusura. Il sindaco Davide Gianesella è amareggiato: «Spiace che succedano queste cose, ma speriamo sia un esempio per tutti. Non possiamo permetterci di dover richiudere scuole e luoghi di lavoro per colpa di qualche ragazzino che non conosce l'educazione».
I ragazzini avevano affittato una stanza all'interno del ba. Lì, senza controllo e con una gran voglia di far baldoria, i giovanissimi si sono lasciati andare a baci, abbracci, balli a torso nudo, boccate di sigaretta, sorsate di birra e brindisi a suon di colorati cocktail. E qualcuno ha pensato pure di fare pure un video, pubblicato poi anche su Instagram. Video che poi è finito sotto gli occhi sia del sindaco che dei carabinieri, che sono intervenuti intorno alle 23.
Ed ecco che sono iniziati i guai per i 27 giovani tra cui otto minorenni, tutti tra i 16 e i 24 anni. E non è nemmeno escluso che qualcuno sia riuscito a defilarsi prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. I militari dell'Arma di Piove con l'ausilio dei colleghi di Legnaro hanno identificato tutti i presenti sanzionandoli con un verbale di 400 euro ciascuno per il mancato rispetto del distanziamento sociale e il mancato utilizzo della mascherina. Alla spicciolata al noto locale di Piove di Sacco sono arrivati anche i familiari dei ragazzi che hanno storto il naso quando hanno saputo che i loro figli erano stati multati.
Il titolare è abbattuto: «Non siamo carabinieri o poliziotti, il nostro mestiere non è quello di tenere controllati i ragazzi. Erano in una stanza al piano di sopra, non sotto i nostri occhi. Ci stavamo sollevando ora dai 2 mesi e mezzo di lockdown, e ora di nuovo questa batosta. Pensate che la settimana scorsa i carabinieri avevano trovato un minorenne che beveva una bottiglia di vino nel mio plateatico. Peccato che l'avesse comprata in supermercato e momenti diventava colpa nostra. Capite che stiamo diventando un capro espiatorio?»
Su tutte le furie il Davide Gianella che ieri ha tuonato tutta la sua rabbia e ha preteso tolleranza zero: «Ringrazio i carabinieri, ma ritengo siano più utili per svolgere altri compiti di prevenzione e non star dietro a gruppetti di giovani e gestori che non si comportano bene. Mi risulta che durante la trafila delle identificazioni i militari siano stati anche oggetto di insulti. Ho informato la Prefettura e la Questura di quanto è capitato. Come Comune siamo pronti all'applicazione più rigida possibile in termini di sanzioni». E chiude: «Questi giovani dimostrano di non aver rispetto del lavoro di tutti, della salute propria e di quella degli altri. I genitori intervengano».
Marina Lucchin
Cesare Arcolini
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