Esce dalla cabina e si accascia: infarto fatale al seggio

Lunedì 27 Maggio 2019
Esce dalla cabina e si accascia: infarto fatale al seggio
LA TRAGEDIA
CARMIGNANO DI BRENTA Tragedia al seggio. Succede a Carmignano di Brenta, dove un uomo si accascia e muore d'infarto poco dopo aver votato. Momenti terribili per i tanti presenti che hanno subito lasciato la stanza per consentire agli operatori di effettuare i soccorsi e gli accertamenti del caso. La vittima si chiamava Salvatore Carlone, aveva 54 anni ed era originario di Settimo Torinese in Piemonte. È morto alle 18 alla scuola elementare di piazza Marconi. Secondo quanto ricostruito dai testimoni, l'uomo dopo essere uscito dall'urna ha depositato negli appositi contenitori la sua cartella e si è avvicinato all'uscita dell'aula. Ad un tratto si sarebbe portato le mani al petto e accasciato a terra.
«Il presidente di seggio - ha raccontato in serata il sindaco Alessandro Bolis - ha subito capito che l'uomo era stato colto da un infarto. Mentre qualcuno ha avvisato i soccorritori, il presidente ha cominciato a rianimarlo. Le manovre, proseguite poi dal personale medico, sono andate avanti per oltre trenta minuti, ma alla fine il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso del nostro concittadino».
Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Cittadella per gli accertamenti del caso. Dopo aver ascoltato i presenti, è stato confermato che si è trattato di un decesso per cause naturali.
Non si sa la vittima soffrisse di precedenti patologie cardiaco. Della vicenda è stato messo al corrente il pubblico ministero che dopo un'ora dal decesso ha dato il nullaosta per la rimozione della salma. Il corpo di Salvatore Carlone è stato trasportato all'istituto di Medicina legale dell'ospedale di Cittadella in attesa di organizzare le pratiche per il funerale.
Il seggio dove si è consumata la tragedia si è bloccato per tutto il tempo necessario ai soccorritori e ai carabinieri di terminare l'attività. «Voglio ringraziare pubblicamente il presidente di seggio - ha proseguito il sindaco - che in una situazione così complicata ha mostrato grande professionalità ed umanità. Purtroppo il suo intervento e quello successivo dei sanitari non è bastato per salvare il cinquantaquattrenne. Porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e a tutte le persone che lo conoscevano». L'elisoccorso che nel frattempo era atterrato vicino alla scuola è ripartito vuoto.
Dopo aver vissuto molti anni in Piemonte, l'uomo si era da poco trasferito nel Cittadellese. Pare avesse una compagna con la quale divideva un appartamento in via Roma a Carmignano di Brenta. Nella tarda serata di ieri la notizia è giunta anche a Settimo Torinese e nella notte i suoi cari sono partiti alla volta di Cittadella per dare l'ultimo saluto al cinquantaquattrenne.
Dopo la drammatica parentesi che ha creato dolore e un senso d'angoscia tra gli elettori che affollavano il seggio di piazza Marconi, l'attività di votazione è ripresa regolarmente e si è protratta senza ulteriori intoppi fino alle 23, orario di chiusura dei seggi. «Quando muore una persona - ha concluso il sindaco Bolis - il dolore è enorme e mancano anche le parole giuste. Sono a disposizione dei familiari per qualsiasi cosa. Il fatto che il nostro concittadino fosse ancora nel pieno della maturità, rattrista ancor di più il cuore. I sanitari con cui ho parlato mi hanno riferito che l'uomo è stato colpito da una grave forma di infarto che, nonostante i tempestivi soccorsi, non gli ha dato scampo». Cesare Arcolini
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