«Corso Milano intasato sarà la nostra rovina»

Venerdì 24 Maggio 2019
LA PROTESTA
PADOVA Ieri mattina intorno alle 10.30, come ormai accade quotidianamente, i posti auto al parcheggio Prandina erano esauriti. Per entrarci diversi automobilisti hanno atteso che si liberasse un posto mentre altri, dopo qualche minuto, si rigettavano nel traffico caotico delle due rotatorie di piazzale Savonarola e via Orsini, rientrando nella coda che, quasi a tutte le ore si forma su corso Milano da via Chiesanuova.
SUL LISTON
Proprio per protestare contro la nuova viabilità di corso Milano, contro il progetto del tram sia la linea Sir3 (Stazione-Voltabarozzo) che la Sir 2 (Chiesanuova-Ponte di Brenta) e in favore dell'ampliamento dei posti auto alla Prandina, commercianti, residenti e rappresentanti del Comitato No Rotaie hanno manifestato ieri davanti al municipio. Oltre 200 i presenti alla manifestazione organizzata da Acc (Associazione commercianti del centro) che si sono radunati davanti al municipio per poi dar vita ad un breve corteo sul Liston fino a in piazza Garibaldi per poi ritornare a palazzo Moroni. Alla fine della protesta una delegazione ha consegnato alla segreteria del vicesindaco una ricca documentazione che illustra anche tecnicamente l'utilizzo dei bus elettrici nelle maggiori città europee che li scelgono mettendo da parte i tram.
PELLIZZARI
«Qualche mese fa l'amministrazione ci ha chiesto collaborazione per rivedere la viabilità di corso Milano di via Dante e dei Livello - ha detto Massimiliano Pellizzari - ma ora il progetto è completamente diverso. Era prevista una sola pista non due che riducono ciascuna carreggiata ad una corsia col risultato che tutta la viabilità è intasata». Liliana Gori portavoce Comitato no Rotaie ha ribadito la contrarietà al progetto che devasta l'intera città rilanciando l'utilizzo di bus elettrici contro un tram obsoleto con continuo bisogno di manutenzioni. Poi ha parlato l'ex presidente di Aps, Paolo Rossi: «Un bus elettrico da 18 metri porta 105 passeggeri e costa 500 mila euro, il tram porta 153 persone ma costa 2 milioni e mezzo ed i costi di manutenzione sono superiori di decina di volte. Con i tram servono semafori e spariscono le rotonde che fluidificano il traffico aumentando quindi l'inquinamento».
Tra i tanti manifestanti che hanno innalzato cartelli contro l'operato dell'amministrazione anche un cittadino che si è definito ecologista e ciclista convinto. Sono qui - ha detto - perché le piste di corso Milano sono pericolosissime, non le userò mai».
I NEGOZI
«Stiamo cercando di rimediare con volantini che pubblicizzano la possibilità di prenotare e trovare la vaschetta di gelato pronta - ha spiegato Sandra Brasola de La Romana - ora faremo anche pubblicità al park Prandina per agevolare i clienti. Abbiamo notato una flessione, l'asporto incide sul fatturato per il 35/40%, speriamo che il calo delle vendite si attesti sul 20% ma ci sono clienti che ci hanno detto che non verranno più. Inoltre di fronte alla gelateria ci sono i lavori della futura piazzetta che, oltre ad eliminare i parcheggi, sono fatti in un momento che non è il più idoneo, la stagione inizia ad aprile». In piazza anche alcuni consiglieri comunali: Vera Sodero Lega, Vanda Pellizzari Lista Bitonci ed Eleonora Mosco Gruppo misto, e rappresentanti della Consulta come Paola Cattaneo 5 Stelle. Alla stessa ora della manifestazione i consiglieri Elena Cappellini, Enrico Turrin e il membro della Consulta centro Filippo Ascierto hanno srotolato uno striscione di protesta siglato FdI, creando una certa tensione in quanto l'iniziativa era priva di simboli di partito.
Luisa Morbiato
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