Comitato S.Bellino: «Il Comune fermi il cemento alla Morandi, servono alberi»

Venerdì 12 Luglio 2019
Comitato S.Bellino: «Il Comune fermi il cemento alla Morandi, servono alberi»
LA RICHIESTA
PADOVA Una perequazione ecologica, per tutelare la salute dei residenti dell'Arcella. E' ciò che chiedono al Comune di Padova i cittadini del comitato Gruppo Vivere bene San Bellino e tante famiglie dei rioni San Bellino, San Carlo, Pontevigodarzere e San Filippo Neri. Tutti insieme, e con l'aiuto dei gruppi Retake Padova e San Bellino sicuro, stanno portando avanti una petizione che ha già raccolto oltre 450 firme, con l'obiettivo di modificare il piano urbanistico attuativo 2013/15 relativo alla superficie di 70 mila metri quadrati, appartenente a privati, compresa tra le vie Del Giglio e Fornace Morandi.
«Questo Pua ricorda il coordinatore del Gruppo San Bellino, Antonio Huaroto - autorizza la costruzione di 27.800 metri cubi di edifici prevalentemente residenziali. I cittadini domandano invece al Comune un provvedimento per spostare altrove tale cubatura e impedire la cementificazione dell'area, dando invece vita a un nuovo polmone verde destinato alla mitigazione ambientale del quartiere nord».
E prosegue: «L'appezzamento interessato dal Pua è molto vicino alla tangenziale e all'autostrada, in zona considerata area scadente per l'inquinamento, che secondo dati Arpav raggiunge gli 70-80 microgrammi di polveri sottili, e 80 decibel di rumore. Quindi, data la posizione sfavorevole, crediamo che delle nuove abitazioni realizzate in questo punto della città avrebbero scarsissimo valore commerciale, e riteniamo che per i proprietari del terreno sarebbe più vantaggioso lo spostamento della cubatura altrove».
Di qui, l'appello alla salvaguardia del verde: «Esortiamo l'amministrazione a impegnarsi perchè all'Arcella, oltre al degrado sociale che interessa vari punti del quartiere, non si sommi anche il degrado ambientale, causato dall'aumento delle costruzioni in cemento, che incrementa calore, smog, rumore e rischi idraulici».
A questo proposito, il coordinatore cita uno studio recente compiuto da un ricercatore dell'Università di Padova, «secondo il quale, dati satellitari alla mano, nell'area di via Del Giglio, dove sono presenti il parco Morandi, ricco di circa 250 alberi, e il terreno dei Rogazionisti, esiste una mitigazione ambientale per cui si misurano 2 gradi di calore in meno rispetto al resto dell'Arcella». Secondo i firmatari della petizione, il suolo compreso nel Pua tra le vie Del Giglio e Fornace Morandi dovrebbe essere tutelato e valorizzato, sfruttandone la vicinanza col parco Morandi. «Così conclude Huaroto - si potrebbe costituire un vasto polmone verde di un'estensione complessiva di circa 172.000 metri quadrati, in grado di svolgere una funzione importante di miglioramento e mitigazione del microclima dell'Arcella, che è uno dei quartieri più popolati e inquinati di Padova».
Isabella Scalabrin
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