Caso Coge, altro rinvio in attesa dei pagamenti

Mercoledì 21 Agosto 2019
IN TRIBUNALE
PADOVA Dovranno attendere fino al 12 settembre i dipendenti della Coge Mantovani per conoscere il loro destino e sperare di avere pagati 700 mila euro di stipendi arretrati. L'azienda lo scorso 13 giugno ha concluso un accordo con due gruppi pakistani, Burki Group e Naveed Construction (rispettivamente di Burki Sami Ullah Khan e khan Sheraz) con sede a Islamabad. Le due società hanno promesso di ricapitalizzare la Geco, società controllante la Coge Mantovani, e di versare entro dieci giorni al massimo il denaro per risarcire i dipendenti. Ieri, davanti al giudice del lavoro, Geco ha garantito attraverso una serie di documenti che pagherà gli stipendi arretrati. Le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato nei mesi scorsi diversi presidi di fronte al Tribunale per sostenere i trenta lavoratori, difesi dall'avvocato Francesco Rossi, rimasti senza stipendio dal novembre dell'anno scorso. Le due ditte pakistane, che hanno siglato l'accordo in uno studio notarile di Padova, hanno promesso una ricapitalizzazione di Geco di oltre 2 milioni di euro così da pagare gli stipendi arretrati per 700 mila euro. Sul piano della governance, l'accordo prevede una presenza dei nuovi soci in Coge Mantovani pari al 25%. All'interno della nuova holding, invece, i due partner pakistani avranno il possesso di quote maggiori al di sotto del 50%. A livello di progetti e contratti previsti, invece, la nuova società si è assicurata i lavori per importanti opere nel Paese asiatico (un ospedale ad Islamabad e due dighe nel Pakistan settentrionale) per un valore di circa 1 miliardo di dollari, che partiranno entro l'autunno. In caso di mancata ricapitalizzazione, il 12 settembre il giudice attiverà la procedura di fallimento.
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