Blitz al Configliachi, rifugio di spacciatori

Giovedì 16 Aprile 2020
L'INTERVENTO
PADOVA Blitz della polizia e dei vigili ieri mattina all'alba all'interno dell'ex Configliachi di via Reni. Non sono, dunque, cadute nel vuoto le proteste dei residenti della zona che, ormai da settimane, denunciano un via vai continuo di spacciatori che, di giorno smerciano la droga in quartiere e, di notte, trovano riparo all'interno dell'ex casa di riposo. Nei giorni scorsi, inoltre, sarebbe sparita anche la cassetta delle offerte della chiesa di San Gregorio Barbarigo che si trova a due passi dalla struttura abbandonata. A essere determinante per il blitz, però, è stato un esposto presentato alla Polizia locale dai vertici dell'Ipab che hanno denunciato un via vai sospetto all'interno dell'ex casa di riposo chiusa ormai da anni. Un via vai che rischiava di aumentare il rischio di diffusione del Coronavirus.
ALL'ALBA
Nelle prime ore di ieri mattina, polizia di Stato e polizia Locale hanno eseguito un controllo all'interno dello stabile abbandonato. Durante il sopralluogo gli agenti hanno verificato che la struttura presentava porte e finestre del piano superiore forzate. All'interno delle stanze inoltre sono stati trovati oggetti abbandonati, materassi e sporcizia. Gli agenti hanno rintracciato quattro giovani tunisini che dormivano in giacigli di fortuna e li hanno accompagnati al comando di vigili per identificarli. Si tratta di quattro minorenni che sono stati segnalati al Pm di turno, affidati a una struttura per l'accoglienza dei minori e sottoposti al tampone per verificare un eventuale contagio da Covid -19. I ragazzini erano tutti cavallini dello spaccio. La perquisizione eseguita all'interno dello stabile, anche grazie anche a Lucky, il cane poliziotto dei vigili, ha consentito di recuperare 323 grammi di hascisc avvolti all'interno della carta stagnola. A causa delle condizioni di profondo degrado degli spazi interni all'edificio, sono arrivate sul posto alcune imprese incaricate dalla proprietà, sia per la pulizia e la disinfestazione delle stanze, sia per murare porte e finestre.
IL COMMENTO
«Si tratta sicuramente di una buona notizia ha commentato ieri il consigliere della lista Giordani Luigi Tarzia Ringrazio il sindaco che si è prontamente attivato dopo le segnalazioni che sono arrivate dal quartiere. Un grazie va anche alla polizia che sta facendo, anche in questi giorni, un ottimo lavoro all'Arcella. C'è da augurasi, però, che la messa in sicurezza dello stabile ora sia definitiva. In passato, infatti, erano state murate porte e finestre, ma poi le occupazioni sono continuate».
«Ora la speranza è che il Configliachi si renda conto della necessità di recupera questo stabile e che, dal punto di vista economico, possa abbassare le sue richieste per la cessione» ha concluso Tarzia facendo riferimento al fatto che, l'anno scorso, il vertici dell'Ipab hanno declinato l'offerta presentata da Pamina, un fondo d'investimento tedesco. Nelle intenzioni del gruppo, l'immobile avrebbe dovuto tornare ad essere una casa di riposo. Non si escludeva, poi, che una parte del complesso potesse essere destinata al co-housing. A congelare le trattative, però, sarebbe stata la richiesta economica da parte dell'Ipab: circa 4 milioni di euro. Fino a una decina di anni fa, il Configliacchi dell'Arcella ospitava circa 80 anziani che facevano capo all'Ira. Anziani che poi sono stati trasferiti nella nuova sede di Selvazzano. A quel punto si è aperto un dibattito sulla nuova destinazione della struttura. A un certo punto l'allora sindaco Flavio Zanonato e il presidente della Provincia Vittorio Casarin avevano trovato un accordo pere trasformala nella nuova sede del Marchesi. Poi, però, non se n'è fatto più nulla.
Alberto Rodighiero
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