Appiani, «Entro l'anno giù le gradinate: qualche frammento si potrà acquistare

Venerdì 20 Aprile 2018
Appiani, «Entro l'anno giù le gradinate: qualche frammento si potrà acquistare
L'APPIANI
PADOVA «Il vecchio Appiani? Lo sistemeremo». Non ha un attimo di esitazione l'assessore Bonavina quando gli parliamo di un piezz''e core. Ci mancherebbe.
«É un progetto nelle corde di questa amministrazione - continua - L'idea è di abbattere la tribuna che è inagibile e sulla quale non si può intervenire in nessun modo per metterla a posto. Quindi ai fini di una riqualificazione della zona esterna dell'Appiani quella gradinata verrà buttata giù. La mia idea è di tenerne dei reperti e magari distribuirli in piccoli pezzi ai padovani interessati con una raccolta di beneficenza destinata a qualche organizzazione». Rivedremo il vecchio grande teatro del calcio come lo abbiamo sempre sognato. Con i suoi gradoni stile 1924.
«Però non dobbiamo fermarci alla storicità ma guardare avanti. L'abbattimento che faremo entro l'anno va inserito nel piano della riqualificazione. Dopo il restauro con il contributo dei privati (Interbrau e Sunglass) la tribuna ovest su via Carducci contiene 1.263 posti a sedere e il gioco di colori sui sedili forma lo stemma biancoscudato.
«Ma non è finita perchè ci sarà la ristrutturazione completa degli spogliatoi e del velodromo Monti i cui lavori cominceranno il primo settembre. E quindi con la riqualificazione di piazza Rabin con il Monti e l'Appiani ci sarà una pista ciclabile nel verde che porterà dal Prato fino ai bastioni».
E i famosi gradoni? «Ci sono sei gradoni vincolati. Dovremo valutare se rimarranno oppure se lì verrà fatto qualcos'altro» chiude Bonavina, facendo immaginare che nella testa del Comune ci sia già una soluzione.
Ma per far tornare l'Appiani quella bombonera che era ai tempi del paron bisogna buttare giù le gradinate est frutto degli step evolutivi del 1950 e del 1985. Un lavoro delicato per i vincoli che erano stati posti dai Carabinieri del Nucleo Tutela ancora nel 2011 quando il Comune aveva pensato l'abbattimento.
Ebbene, dopo anni di studi e di contatti con la Sovrintendenza, nel 2015 c'è stato il via libera alla demolizione. Anche i 17 gradoni iniziali su via 58. Fanteria sono stati dichiarati non vincolati. Non c'entrano nulla con il vecchio terrapieno iniziale. Il piano dunque sarà di riportare l' Appiani, con 6 nuovi gradoni, al suo aspetto primigenio. Per destinarlo alle amichevoli e ai ragazzini della scuola calcio, ma soprattutto per restituirlo alla città con una trasparenza nuova. Costerà almeno 1 milione di euro.
Il progetto prevede anche lo stombinamento del canale Alicorno di cui si favoleggia da decenni (faceva parte del Piano Crotti prima commissionato e poi bocciato da Zanonato). In pratica fra la strada oggi a doppio senso all'inglese e il parcheggio scorrerà il canale, tombinato negli anni '50, ci saranno aiuole e alberi, e il fiume indicherà il suo sbocco naturale nell'isola Memmia.
Non solo: i turisti che scendono dai pullman turistici nella zona dell' Appiani avranno una vista aperta tanto sui bastioni S. Croce quanto sul velodromo Monti e sul frontone, una passeggiata suggestiva per entrare in città.
M.G.
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