NOMINE
ROMA Salvatore Rossi è ufficialmente candidato alla presidenza di Tim. L'ex dg di Bankitalia e presidente dell'Ivass nelle ultime ore avrebbe sciolto positivamente la riserva, accettando l'incarico. Avrebbe ottenuto dai rappresentanti degli azionisti ampie garanzie di indipendenza ed autonomia. Rossi verrà designato dal comitato nomine dell'ex incumbent convocato per venerdì 18 in modo di procedere alla cooptazione e nomina nel cda di lunedì 21. Già nel Comitato nomine di due giorni fa, riunitosi in via informale, il suo nome era dato in pole position.
Nato a Bari e laureato in matematica, Rossi ha lasciato volontariamente la direzione generale di Via Nazionale a maggio scorso pur potendo svolgere un altro mandato. Gode di ampia reputazione e credibilità presso le istituzioni maturate durante la permanenza a Palazzo Koch dove era entrato nel 1976. Rappresenterà il punto di equilibrio tra Elliott e Vivendi che hanno finalmente deposto l'ascia di guerra dopo un conflitto durato un anno e mezzo. Tra gli altri compiti, Rossi avrà anche quello di rappresentare il gruppo telefonico guidato da Luigi Gubitosi nel dialogo con governo, Cassa depositi e prestiti ed Enel nella trattativa sull'integrazione con Open Fiber per la realizzazione della rete unica.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Salvatore Rossi è ufficialmente candidato alla presidenza di Tim. L'ex dg di Bankitalia e presidente dell'Ivass nelle ultime ore avrebbe sciolto positivamente la riserva, accettando l'incarico. Avrebbe ottenuto dai rappresentanti degli azionisti ampie garanzie di indipendenza ed autonomia. Rossi verrà designato dal comitato nomine dell'ex incumbent convocato per venerdì 18 in modo di procedere alla cooptazione e nomina nel cda di lunedì 21. Già nel Comitato nomine di due giorni fa, riunitosi in via informale, il suo nome era dato in pole position.
Nato a Bari e laureato in matematica, Rossi ha lasciato volontariamente la direzione generale di Via Nazionale a maggio scorso pur potendo svolgere un altro mandato. Gode di ampia reputazione e credibilità presso le istituzioni maturate durante la permanenza a Palazzo Koch dove era entrato nel 1976. Rappresenterà il punto di equilibrio tra Elliott e Vivendi che hanno finalmente deposto l'ascia di guerra dopo un conflitto durato un anno e mezzo. Tra gli altri compiti, Rossi avrà anche quello di rappresentare il gruppo telefonico guidato da Luigi Gubitosi nel dialogo con governo, Cassa depositi e prestiti ed Enel nella trattativa sull'integrazione con Open Fiber per la realizzazione della rete unica.
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