Ordinanza coronavirus, misure restrittive anche per le mostre

Venerdì 28 Febbraio 2020
Ordinanza coronavirus, misure restrittive anche per le mostre
L'ordinanza del Ministro della salute di intesa con il Presidente della Regione Veneto, emessa il 23 febbraio, già aveva fatto intendere che tra le misure restrittive rientravano anche i diversi ambiti deputati a iniziative e manifestazioni culturali: «Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura nonché dell'efficacia delle disposizioni regolamentari sull'accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi». Prima conseguenza: chiusura di musei, teatri, sale da concerto, gallerie d'arte e via dicendo. I chiarimenti del giorno dopo, inviati ai prefetti, non hanno fatto altro che ribadire tali disposizioni. Intendendo che il problema fondamentale sia quello che riguarda occasionali aggregazioni di persone, va da sé che nelle disposizioni restrittive si debbano considerare, oltre ai musei, anche le gallerie d'arte o, comunque, tutti quei luoghi dove si stanno svolgendo esposizioni di pittura, scultura, fotografie e via dicendo, in ambito sia pubblico sia privato. In tali luoghi, sino a domenica, viene inibito l'accesso del pubblico, mentre sono state rinviate a data da destinarsi le manifestazioni di inaugurazione di nuove mostre ed esposizioni di varia natura, come tempestivamente comunicato agli interessati da parte degli organizzatori attraverso i più veloci canali di informazione. Tra le altre iniziative artistiche a Belluno si ricorda che è stato annullato l'incontro su Caso ed evoluzione in ricordo di Luca Cavalli Sforza che era previsto, con inizio alle 17.45 di oggi, nella sede di Colophonarte in via Torricelle. Passando al capoluogo regionale, porte chiuse anche, in anticipo sulla data prevista del primo marzo, per la grande mostra Da Tiziano a Rubens, allestita nell'appartamento del Doge a Palazzo Ducale a Venezia. Gli organizzatori, nel ringraziare i 179.924 visitatori che vi hanno apprezzato i capolavori delle collezioni fiamminghe, comunicano che l'esposizione non sarà comunque prorogata dopo l'auspicato rientro delle disposizioni restrittive di questi giorni.
Dino Bridda
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