Vaia spazzata via da 25 volontari

Lunedì 22 Luglio 2019
Vaia spazzata via da 25 volontari
LA MANUTENZIONE
BELLUNO Dalla Valmorel al Nevegal a piedi, perché ora Vaia è un vecchio ricordo. Quattro squadre, venticinque uomini in tutto, ieri hanno completato la pulizia del percorso che unisce la piana in comune di Limana con il Colle. Abitanti di Ronce, Tassei e Piandelmonte insieme a uomini della Protezione civile comunale e con l'assessore alle manutenzioni Biagio Giannone hanno portato a termine l'ultimo tratto degli 11 chilometri di tracciato che domani verrà mappato con il gps. L'obiettivo più immediato è la messa a disposizione del percorso per favorire il turismo in zona, ma il sogno dei residenti riuniti nel gruppo Belluno Alpina resta sempre quello di portare un trenino a percorrere la stradina.
LA GIORNATA
«Il primo progetto del piano anti spopolamento della zona è andato a buon fine commenta soddisfatto, a fine giornata, Giannone -. Siamo felici del risultato e ora ci auguriamo arrivino sempre più escrusionisti e bikers in zona». Gli 11 chilometri prendono il via dalla piazza di Valmorel e arrivano, passando per Valpiana, in Nevegal. Fino ad un mese fa erano impraticabili perché coperti dagli schianti causati da Vaia, ma con tre domeniche di lavoro i volontari hanno fatto piazza pulita di tutto. Armati di motosega e piccone hanno tagliato rami, spostato piccole piante e ritracciato il sentiero laddove la furia dell'acqua l'aveva cancellato. Restano 500 metri di bonificare, gli ultimi prima dello sbocco sul Colle. Ma lì le piante cadute sono grandi, serviranno professionisti e mezzi adeguati. I volontari si sono divisi in 4 squadre, due hanno lavorato al percorso principale e due hanno sistemato due secondari: uno con partenza da Tassei e l'altro da Ciroc.
IL PROGETTO
Oggi tutto è pronto e attende solo di essere mappato, poi di esser messo a disposizione dei turisti online. Le idee dei membri di Belluno Alpina sono tante e vedono, nel futuro della zona, pacchetti turistici ad hoc per attraversare la valle a bordo del trenino o a piedi facendo tappa alla casera Valpiana per uno spuntino e alla malga di Valmorel per l'acquisto di prodotti tipici. «Lungo gli 11-12 chilometri si cammina in un ambiente incontaminato e dove è assente la presenza dell'uomo spiega Gimmy Dal Farra -. Si incontrano grotte con stalattiti e fonti d'acqua. I più allenati possono percorrere il tracciato a piedi, per gli altri è valida l'idea del trenino». Per questo si lavorerà, d'ora in avanti, per riuscire a rendere silvo pastorale l'unico chilometro e mezzo che ancora è sentiero stretto, così da preparare il futuro itinerario del mezzo. Secondo i conteggi di Dal Farra e co. l'investimento necessario si aggirerebbe attorno agli 8 mila euro. «Considerato come dalla vendita degli schianti arriveranno al Comune 500 mila euro, la cifra di cui abbiamo bisogno è ben poca cosa conclude , ci auguriamo di poter avverare anche questo grande sogno, sarebbe un toccasana per la zona e aiuterebbe di certo nella lotta contro lo spopolamento».
Alessia Trentin
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