Sant'Agapito, via agli scavi: nella valle parte la caccia alla città perduta

Giovedì 14 Novembre 2019
CESIOMAGGIORE
Reperti e fondamenta di alcune abitazioni fanno emergere la concreta possibilità che ci sia un insediamento di età preromana nella valle di Sant'Agapito a Cesiomaggiore. Una rivelazione che potrebbe permettere di posare un nuovo tassello nella ricostruzione storica del passato dei nostri territori. Proprio per questo, il comune di Cesiomaggiore in sinergia con il Gal Dolomiti Prealpi ha sviluppato un progetto che punta a svolgere delle indagini archeologiche per capire la natura dell'insediamento. Un progetto che si inserisce all'interno di una progettualità più ampia dell'Interreg denominato Hereditas, Virtual Via Claudia Augusta volto a valorizzare quei comuni su cui passa l'antica via romana.
LA PREMESSA
La Valle di Sant'Agapito è una zona che già presenta alcuni elementi storici importanti. In particolare esiste una chiesetta molto antica e delle cave di pietra che erano utilizzate in epoca romana. «Nel 1995, in occasione della realizzazione di una strada, emersero dei resti di muratura che erano probabilmente le fondamenta di alcune casette e delle ceramiche che hanno fatto fin da subito pensare ad un insediamento dell'epoca preromana spiega l'assessore di Cesiomaggiore Eleonora Feltrin -. Proprio per l'importanza dei rinvenimenti, come amministrazione, abbiamo deciso di andare ad indagare meglio quest'area della valle».
I PRIMI SONDAGGI
Quanto emerso così casualmente durante la realizzazione di un'opera pubblica si è rivelato fin da subito di grande rilevanza tant'è che l'amministrazione ha deciso di approfondire la questione. «Con questo progetto prosegue l'assessore Feltrin si è scelto di indagare la zona di Cesio alta dove molto probabilmente erano dislocati questi insediamenti preromani. Grazie poi all'assenso dei proprietari dei terreni, che ringraziamo per la disponibilità, nei prossimi mesi verranno condotti dei saggi di scavo nell'area individuata e verranno studiati i reperti che man mano verranno rinvenuti per poter avere nuove e importanti informazioni su quello che è il passato del nostro territorio e, in questo caso, nel periodo dell'età del bronzo e del ferro. Il progetto dovrebbe concludersi entro la primavera 2020». Tutto il materiale verrà poi studiato, inventariato e, se necessario, restaurato.
LA FILOSOFIA
«Si tratta di progetto per noi importante perché si inserisce nella volontà che come amministrazione abbiamo di promuovere Cesiomaggiore non solo dal punto di vista ambientale ma anche storico e culturale chiude l'assessore -. Anche Cesiomaggiore ha una storia interessante che affonda le proprie radici in epoche preromane ed è giusto che possa emergere ed essere poi conosciuta. Proprio per questo, al termine della campagna, organizzeremo delle serate di divulgazione di quanto scoperto in quanto tutto il lavoro che verrà fatto nei prossimi mesi sarà documentato e fotografato».
ES
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