Torna ad essere aperta al traffico la strada di servizio ora comunale che da Ponte Malon porta sul Monte Agudo. Lo ha deciso con un'ordinanza il Comune di Auronzo che nel dispositivo ha inserito una puntuale e stringente regolamentazione, essendo la rotabile di non facile percorrenza e con pendenze importanti. Precedentemente, correva l'anno 2016, l'allora Giunta municipale della Val d'Ansiei aveva aggiornato l'elenco delle strade silvo-pastorali situate nella vallata, togliendo taluni vincoli e apportando alcune variazioni.
In particolare il tratto da Ponte Malon a Monte Agudo, nonostante lo svincolo dal regolamento regionale, era stato chiuso completamente al traffico, poiché durante la stagione estiva il binario dove scorre il Fun Bob si trova in prossimità di questa rotabile. Sta di fatto che la Società Auronzo d'Inverno, che gestisce l'impianto, aveva allora segnalato più volte lo stato di potenziale pericolo determinato dal passaggio di veicoli. Il che avrebbe potuto interferire con il passaggio dei bob.
L'accessibilità alla zona di Malon veniva allora spostata nella Val da Rin lungo la nuova strada di servizio realizzata durante l'estate. Strada quest'ultima che si è rivelata più lunga, ancor più difficile ed impegnativa di quella da Ponte Malon vuoi per alcune eccessive pendenze, vuoi per lo stato di abbandono in cui si trova il fondo stradale fortemente sconquassato dai fenomeni atmosferici. Problematico dunque si è rivelato il raggiungimento dell'altura sia da parte della manutenzione degli impianti di risalita, sia da parte dei gestori delle attività e dei possessori di baite.
G.G.
© RIPRODUZIONE RISERVATA In particolare il tratto da Ponte Malon a Monte Agudo, nonostante lo svincolo dal regolamento regionale, era stato chiuso completamente al traffico, poiché durante la stagione estiva il binario dove scorre il Fun Bob si trova in prossimità di questa rotabile. Sta di fatto che la Società Auronzo d'Inverno, che gestisce l'impianto, aveva allora segnalato più volte lo stato di potenziale pericolo determinato dal passaggio di veicoli. Il che avrebbe potuto interferire con il passaggio dei bob.
L'accessibilità alla zona di Malon veniva allora spostata nella Val da Rin lungo la nuova strada di servizio realizzata durante l'estate. Strada quest'ultima che si è rivelata più lunga, ancor più difficile ed impegnativa di quella da Ponte Malon vuoi per alcune eccessive pendenze, vuoi per lo stato di abbandono in cui si trova il fondo stradale fortemente sconquassato dai fenomeni atmosferici. Problematico dunque si è rivelato il raggiungimento dell'altura sia da parte della manutenzione degli impianti di risalita, sia da parte dei gestori delle attività e dei possessori di baite.
G.G.
