Nuovo Pat: le linee guida dell'urbanistica del futuro

Domenica 19 Gennaio 2020
Nuovo Pat: le linee guida dell'urbanistica del futuro
PALAZZO ROSSO
BELLUNO Commissione Urbanistica di martedì ha cominciato a discutere del Piano di assetto territoriale (Pat), lo strumento di pianificazione urbanistica che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio. L'assessore all'Urbanistica, Franco Frison ha quindi presentato le linee guida redatte dall'amministrazione ai consiglieri comunali che compongono la Commissione: il presidente Ida Bortoluzzi (gruppo Belluno D+), il vice Franco Roccon (Civiltà Bellunese). Fanno parte per la maggioranza Ermano De Col, Massimo De Pellegrin (Insieme per Belluno), Francesco Masut, Stefano Talamini, Massimo De Toffol (InMovimento) per la minoranza Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno), Erika Dal Farra (Pd), Maria Filippin (Lega), Francesco Pingitore (Patto Belluno Dolomiti) e Gianni Serragiotto (Belluno è di tutti).
IL PERCORSO
Le linee guida dell'amministrazione «rientrano del documento preliminare del Pat, parlando in termini della legge regionale sottolinea Frison che contiene tutte le strategie del governo della città. E devono essere sottoposte al consiglio comunale; quanto fatto in Commissione è il primo atto formale, l'illustrazione». Queste linee guida passeranno poi al professionista «ma prima di fargliele avere ci tiene a precisare l'assessore all'Urbanistica l'amministrazione ha volutamente scelto di condividerle con i consiglieri, nella forma della più ampia collaborazione, per acquisire contributi». Già nella seduta di martedì sera ne sono arrivati. «La discussione prosegue Franco Frison riprenderà la prossima settimana con un ulteriore sviluppo con gli uffici e i professionisti che presenteranno le analisi del Piano di assetto territoriale. Insomma chiude l'assessore il lavoro sta andando avanti».
I CONTENUTI
Le linee guida potrebbero arrivare in Consiglio già a marzo. Ma cosa prevede, in generale il Pat? «Uno degli elementi centrali verte sulle politiche del consumo di suolo, ci concentreremo sulle aree dismesse sia pubbliche, come la troticoltura di Fisterre (all'asta per 198 mila euro da parte della Regione) che private, pensiamo ad alcuni alberghi del Nevegàl, alcuni stabilimenti, per esempio l'ex Eaton». Un altro aspetto «riguarda le infrastrutture e la mobilità: mi riferisco a quelle sia stradali che ciclabili e alle ferroviarie. L'amministrazione ha dato indicazioni agli uffici di condurre indagini per verificare soluzioni di miglioramento per i collegamenti (destra e sinistra Piave, da San Fermo a Visome), verifiche che poi i tecnici devono tradurre con approfondimenti». Infine, l'aspetto dei servizi (parcheggi, verde pubblico e parti socio sanitarie).
Federica Fant
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