Muore 93enne positiva al Covid era ospite di una casa di riposo

Martedì 7 Luglio 2020
IL NUOVO CASO
BELLUNO Un altro decesso catalogato sotto il coronavirus, anche se, come sempre, l'esatta causa della morte dovrà essere accertata dall'Istituto superiore di sanità, come specifica sempre l'Ulss 1. Nel corso della scorsa notte infatti una 93enne ospite della Casa di riposo di Puos d'Alpago e risultata positiva al tampone, è spirata all'ospedale San Martino di Belluno. Una notizia che aumenta la preoccupazione dopo i casi di Covid 19 legati al focolaio di Feltre e dell'ulteriore positività di una badante moldava di rientro dal proprio Stato di origine. La 93enne era stata ricoverata sabato 5 luglio nel reparto di pneumologia del San Martino, risultando positiva al tampone. I gravi problemi a livello respiratorio non le hanno lasciato scampo e nel corso della notte è deceduta. L'istituto superiore di sanità sta facendo tutti gli accertamenti necessari per stabilire le esatte cause del decesso. Con la morte della donna alpagota i morti positivi al coronavirus sono complessivamente 113.
RESIDENZE ASSISTITE
In questi mesi il Covid ha inciso in maniera pesante proprio sui centri servizio del territorio dove risiedono gli anziani, la categoria evidentemente più fragile. Qual è la situazione attuale? «Le case di riposo del nostro territorio, come tutte quelle della nostra regione, stanno vivendo una coda epidemica con qualche positività residua e qualche paziente che ripositivizza dopo qualche tempo spiega il direttore del dipartimento di prevenzione dell'Ulss 1 Dolomiti, Sandro Cinquetti -. Situazioni normali in contesti epidemici come questi. La situazione è quindi sotto controllo, non è certo quella dei tempi difficili». Insomma, massima attenzione ma niente allarmismi.
IL MINI-FOCOLAIO
Si complica invece la vicenda della badante moldava risultata positiva: pur essendo stata nella famiglia solo poche ore ha finito per contagiare l'anziana che assisteva. La donna, in servizio presso una famiglia feltrina, era rientrata dalla Moldavia il 4 luglio ed era stata testata secondo le disposizioni della Regione del Veneto su segnalazione della famiglia ospitante, test che ha dato esito positivo. La badante, che è in quarantena, presenta attualmente una sintomatologia lieve. A seguito del risultato, si è messo subito in moto il dipartimento di prevenzione dell'Ulss 1 Dolomiti che ha eseguito il tampone ai tre componenti del nucleo familiare. È risultata positiva solo l'anziana assistita, ma, fortunatamente, vista anche l'età, non presenta sintomatologia. Il Dipartimento di Prevenzione dell'Usl Dolomiti ha attivato il contact tracing avvisando anche l'Ufficio Sanità Marittima Aerea e di Frontiera. È importante infatti tracciare le persone che hanno fatto il viaggio con la donna moldava e che possono essere quindi positive.
Eleonora Scarton
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