Lavori più lunghi: slitta l'apertura della provinciale chiusa per frana

Martedì 22 Dicembre 2020
VAL DI ZOLDO
Niente. Sotto l'albero di Natale degli zoldani non ci sarà la riapertura della Sp 251. L'ha annunciato ieri il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin e l'ha subito confermato, a stretto giro, anche Veneto Strade. L'apertura della provinciale a una corsia slitta al 30 dicembre, a causa di una complicazione dei lavori. Per la normalità invece bisognerà attendere fine gennaio.
IL SINDACO
Si è sperato fino all'ultimo, però. Si è sperato di non dover percorrere il Passo Staulanza per raggiungere Longarone, di non dover allungare il tragitto a due ore proprio nel pieno dell'emergenza sanitaria, quando le restrizioni per l'uscita dal comune impongono il coprifuoco alle 14. Eppure sarà così. È amareggiato il primo cittadino, ma non ha nessun rimprovero da rivolgere a Veneto Strade, sa che la società ogni volta fa il possibile e sa che il suo territorio è fragile e impone pazienza. Il messaggio rivolto ieri alla sua comunità è spiccio, poche righe per annunciare l'essenziale e stop. I commenti li lascia a tempi migliori. «Sono spiacente di informare che come comunicato da Veneto Strade la sp 251 non potrà riaprire, come ipotizzato, il 24 dicembre il suo messaggio rivolto al popolo della rete, dalla sua pagina Facebook -, bensì il 30. Le perforazioni, considerato lo stato della roccia, richiedono più tempo del previsto». Raggiunto al telefono De Pellegrin dice poco di più. «So solo questo, niente altro dichiara -. Considerando le opere necessarie, gli scavi e le perforazioni, il materiale, la roccia e il campo di scivolamento, messi insieme tutti questi elementi i lavori imporranno tempistiche che vanno oltre il 24 dicembre. Pur comprendendo la situazione e pur comprendendo gli sforzi di Veneto Strade non posso non dire che la situazione per noi abitanti della Valle in questo momento è davvero pesante».
I LAVORI
A parlare per la società è il direttore generale, Silvano Vernizzi, che senza troppi tecnicismi spiega dove stia il problema e come si interverrà. «Non ce la facciamo per il 24 dice - perché la roccia è molto friabile e dobbiamo fare dei chiodi fino a meno 18 metri, noi pensavamo bastasse fino a meno 12. Andremo, per questo motivo, al 30 dicembre perché, inevitabilmente, questo fatto ci comporta un ritardo». Per il ripristino in somma urgenza a una corsia a senso unico alternato parliamo di 300mila euro di costi. La sistemazione definitiva della strada, quella, non la si potrà vedere prima di fine gennaio. I costi? «Non me la sento di fare stime dice Vernizzi -. Un milione di euro per i lavori totali? Saremo attorno a quella cifra». La sp 251 è chiusa dal 5 dicembre scorso, da quando una enorme frana ha portato via la strada in località Solagnot. Da quel momento per gli zoldani è iniziato l'incubo, con il conseguente obbligo per circa un centinaio di abitanti che lavorano a Longarone e a Ponte di percorrere il Passo Staulanza e di allungare il tragitto di 100 chilometri e due ore complessive di viaggio. Una vera e propria odissea che, forse, terminerà con l'inizio del prossimo anno.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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