LA POLEMICA
BELLUNO Striscioni in Nevegal contro l'amministrazione. L'affare

Domenica 21 Aprile 2019
LA POLEMICA
BELLUNO Striscioni in Nevegal contro l'amministrazione. L'affare Jeep Camp infiamma gli animi, e il sindaco Jacopo Massaro risponde alle accuse. «Noi ci siamo resi disponibili dichiara -, sediamoci a parlarne, le polemiche non servono a nulla«. Alla fine, dopo due giorni di critiche infuocate sui social, di frecciatine al veleno e di dichiarazioni alla stampa l'inquilino di Palazzo Rosso ha lanciato un messaggio alla popolazione. Nel pomeriggio di ieri Massaro ha rotto il silenzio e ha vuotato il sacco spiegando come sono andate le cose. È lui, infatti, l'additato numero uno da associazioni, consiglieri comunali e operatori del Colle rispetto alla perdita della possibilità di ospitare in Nevegal la tre giorni del colosso automobilistico.
IL SINDACO
«Vedo molte polemiche e addirittura striscioni in Nevegal per il fatto che la Fca ha organizzato un raduno di jeep a San Martino di Castrozza e non da noi le parole di Massaro . La Fca aveva gia deciso di andare a San Martino di Castrozza. Noi a partire dall'8 marzo siamo stati contattati da due diverse società di eventi che si sono proposte di provare a portare l'evento a Belluno». Dunque non c'erano certezze, fin dall'inizio. In pole position, secondo quando racconta Massaro, c'era sempre stata la località del Trentino. Il sindaco risponde anche alle accuse di non aver fatto abbastanza, lui e la sua giunta, per favorire l'arrivo della kermesse. «Entrambe le società sono state incontrate dall'assessore Marco Bogo, una di queste anche dalla commissione Nevegal e da me chiarisce . Noi abbiamo semplicemente fatto presente come al momento i percorsi siano occupati dagli alberi schiantati, abbiamo chiesto di sapere quali fossero le strade di interesse per poterle liberare in tempo. Insomma abbiamo dato la nostra disponibilità». Sembra però che al Comune non sia più stata data risposta e che così com'erano iniziati i rapporti con l'organizzazione si siano improvvisamente interrotti. A fronte di una delusione c'è però all'orizzonte una buona notizia, sulla quale il primo cittadino non si dilunga troppo limitandosi ad accennarla. Si vede uno spiraglio sulla questione degli impianti, dopo l'incontro con impiantisti e Regione, anche se imminenti scadenze stanno tenendo la giunta con il fiato sospeso. Nei prossimi giorni, forse, si saprà qualcosa in più.
VIVAIO DOLOMITI
Intanto ieri il Vivaio Dolomiti, sentitosi chiamare in causa dal sindaco, è intervenuto rispondendo a tono e rincarando la dose. «Scaricare la propria inefficienza amministrativa, per quanto riguarda il Nevegal, su una questione politica lo troviamo disdicevole le parole dei membri dell'associazione . Sappiamo che Vivaio dà fastidio da Destra a Sinistra, perché non ha peli sulla lingua e perché ritiene che Destra e Sinistra non esistano più. Invece esistono gli uomini i mezzi uomini, come diceva Sciascia. Per quanto riguarda gli striscioni - tiene a sottolineare l'associazione apartitica , sono un'iniziativa dei residenti in Nevegal, però affermiamo la nostra massima condivisione. Il Colle è stato abbandonato a sè stesso e l'operazione di fallimento della Nis ne è la causa principale della quale Vivaio non ha alcuna responsabilità».
Alessia Trentin
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