BELLUNO - (d.t.) «Tutta colpa del Pd»: la Lega mette i puntini sulle «i» e rilancia la protesta per i tagli al personale della Provincia. Se i sindacati, nei giorni scorsi, avevano chiesto che la politica bellunese battesse un colpo, ecco arrivare il primo, targato Raffaella Bellot. «No a generalizzazioni - replica la senatrice della Lega Nord -. I sindacati se la prendano col Pd di De Menech: noi la battaglia contro la vergognosa riforma Delrio l'abbiamo fatta e continueremo a farla». «La Lega Nord in parlamento il colpo l'ha battuto, eccome - prosegue Bellot -. Al Senato e alla Camera abbiamo presentato un emendamento per cancellare il taglio dei dipendenti nelle Province montane. Ma il governo, in un rigurgito dittatoriale, prima ha bloccato la discussione in commissione, poi ha atteso che Renzi modificasse la manovra a sua immagine e somiglianza, quindi l'ha blindata con la fiducia, alle 5.30 di mattina. E ora, alla Camera, l'esecutivo sta cassando tutti gli emendamenti presentati. Non si faccia quindi di tutta l'erba un fascio. La responsabilità di questa situazione di caos istituzionale e della messa a repentaglio di migliaia di posti di lavoro è tutta del Pd. Noi siamo dalla parte di chi vuol difendere la montagna. E il governo, anche in legge di stabilità, ha inferto un altro duro colpo ai nostri territori: dall'Imu agricola sui territori montani al rincaro Iva sui pellet e su gasolio e gpl per le aree svantaggiate. Il peggior nemico dei nostri territori ha un nome e un cognome, e si chiama Partito Democratico».
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