L'Inps negli uffici pubblici: progetto pilota in provincia

Martedì 22 Settembre 2020
L'Inps negli uffici pubblici: progetto pilota in provincia
L'INIZIATIVA
BELLUNO Uno sportello telematico accessibile a tutti: lo si potrà trovare potenzialmente in ogni comune della provincia o nelle Unioni montane. Questi i termini della proposta che arriverà ai 61 sindaci del Bellunese, dall'Inps e dalla Provincia. Sarà il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin a portare all'assemblea dei primi cittadini la questione. Nella concretezza il cittadino che si trova in un comune distante da sedi Inps o che fosse impossibilitato (perché anziano, solo, diversamente abile, o donna in gravidanza) a recarsi all'ufficio centrale, o alle sedi periferiche di Agordo, Pieve di Cadore e Feltre, potrà prenotare nel proprio Comune un appuntamento e, da lì, un operatore gli metterà a disposizione un computer con webcam per interagire direttamente con l'ufficio Inps da remoto. Si tratta di un progetto sperimentale a livello nazionale che si sviluppa in provincia di Belluno.
LA PRESENTAZIONE
Ne hanno parlato ieri mattina a Palazzo Piloni il direttore provinciale dell'Inps di Treviso (e, ad interim, di Belluno) Marco de Sabbata e lo stesso Roberto Padrin. «Alcune settimane fa ho incontrato il direttore dell'Inps, a Belluno dallo scorso 2 marzo, il quale mi ha illustrato il progetto sperimentale, che ho trovato estremamente importante, poiché ha fatto notare il presidente Padrin coinvolge tutte le fasce di persone, soprattutto coloro che sono più in difficoltà. E poi permette di contenere gli spostamenti lunghi. Un'iniziativa, insomma, che fornisce un servizio in più». Il direttore provinciale dell'Inps di Belluno è entrato nei dettagli: «L'iniziativa è puramente di carattere sociale. L'utente, in qualsiasi parte della provincia, viene messo nelle condizioni di poter interagire con l'Inps, attraverso un appoggio da parte dei comuni di residenza e, magari alle Unioni montane. Quello che è necessario è una postazione con il computer e una webcam, parliamo di un giorno alla settimana. Ci si prenota e si rende il servizio». Il direttore De Sabbata ha ricevuto il benestare dal direttore regionale Pasquale Tridico, poiché «si tratta del primo esperimento territoriale a livello nazionalde, Belluno è un laboratorio fantastico», aggiunge De Sabbata, che ribadisce come si tratta di un servizio aggiuntivo, dal momento che l'Inps, oltre alle sedi periferiche gode anche del lavoro dei patronati. Lo sportello telematico offre un «concreto aiuto ai cittadini ha concluso il presidente della Provincia Padrin che appartengono alle classi sociali più deboli e fragili della comunità bellunese, nell'erogazione di prestazioni e servizi pubblici di natura previdenziale e sociale. E il Covid ha dimostrato, attraverso i bonus, quanto sia importante potersi rivolgere all'Inps in modo agile».
Federica Fant
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