L'INDAGINE
BELLUNO Il cerchio della giustizia si è inesorabilmente stretto

Giovedì 11 Gennaio 2018
L'INDAGINE
BELLUNO Il cerchio della giustizia si è inesorabilmente stretto attorno al rapinatore del Mega: è stato denunciato per rapina impropria il 35enne residente nel Padovano che lo scorso giugno si era dato alla fuga dopo aver picchiato una guardia giurata e dopo aver fatto scorta, rigorosamente senza pagare, di prodotti freschi al banco frigo. L'uomo è stato denunciato dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Belluno per il reato di rapina impropria. La vicenda risale al 26 giugno dello scorso anno.
IL PRECEDENTE
Erano circa le 13 di un lunedì all'interno del supermercato del grande centro commerciale de La Veneggia quando l'uomo, aggirandosi con fare furtivo tra i corridoi, era stato avvistato nell'atto di osservare i vari prodotti sugli scaffali prima di fermarsi davanti al banco frigo. Qui con poche mosse fulminee aveva fatto scorta di alimenti freschi riponendo tutto in gran velocità, sicuro di non essere visto, all'interno di una borsa. Forse spinto dalla fame, il malvivente aveva subito rivelato di avere pessime intenzioni quando, invece di mettersi in coda alla cassa come tutti gli altri clienti, aveva imboccato il varco d'ingresso per sfuggire al proprio dovere e, per non farsi cogliere con le mani nel sacco aveva nascosto la merce rubata dietro ad una colonna. Ma la furbizia era stata osservata da più di qualcuno e il ladro è stato raggiunto dalla guardia giurata prima di avere il tempo di scappare. Alla richiesta dell'addetto alla vigilanza di esibire lo scontrino di quanto riposto in borsa, però, il 35enne aveva reagito con violenza.
LA FUGA
Da lì era nato un parapiglia, quindi la fuga. L'uomo, messo alle strette, aveva colpito con forza la guardia sferrando due pugni alla gola tali da procurargli 5 giorni di prognosi. Quindi, messo ko l'avversario, si era dato alla fuga. Le telecamere e le persone presenti nel supermercato, tuttavia, gli hanno rotto i piani. Grazie alle immagini fornite dai dispositivi del negozio e grazie alle descrizioni delle persone a cui la scena non era certo passata inosservata, l'uomo è stato riconosciuto e deferito all'autorità giudiziaria. L'episodio ricorda da vicino quello dell'ottobre scorso, avvenuto al Kanguro di Sedico. Qui R.T., anche lui padovano, era stato colto in flagrante dai carabinieri di Sedico con ben due borse riempite di ogni bene alimentare. Denunciato a piede libero, per il 45enne, era scattato il divieto di mettere tornare nei comuni di Belluno e Sedico per i prossimi tre anni.
ATr
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