L'EVENTO
Qualcuno, confidando nella benevolenza di Giove pluvio, era salito a

Lunedì 28 Maggio 2018
L'EVENTO
Qualcuno, confidando nella benevolenza di Giove pluvio, era salito a Puos fin da venerdì pomeriggio. Parcheggiando il suo camper nelle immediate vicinanze dei campi che, ieri, hanno ospitato la festosa invasione dei quasi ottocento giovani rugbisti, arrivati nella Conca per recitare col ruolo da protagonisti nel Torneo Alpago minirugby, giunto alla 28. edizione e che metteva in palio il 23. Memorial Simone Bortoluzzi.
I PRECEDENTI
«Sì, il nostro è un evento oramai consolidato. D'altra parte - rilevava il past president, Graziano Tollot - se metti in campo divertimento, cordialità e ospitalità, ciò che noi facciamo praticamente da sempre, il successo è assicurato». Difficile non concordare con questa considerazione. Come si è potuto apprezzare fin dalle prime ore quando l'area attorno ai campi della Comunità, a Puos, è stata presa d'assalto da auto e pullman, arrivati dal Veneto anche dal vicino Friuli Venezia Giulia. Non solo per gli appassionati della palla ovale, ma sicuramente per tutti gli sportivi, era inevitabile provare un'emozione particolare nel vedere un fiume colorato (in qualche caso, con le borse che sembravano portare a spasso i più piccini) che diligentemente si dirigeva verso le sedi loro indicate. Perché il rugby è, anche in questi dettagli, una scuola molto esigente. Che trasmette regole e valori; da rispettare sempre e comunque. E poi, il via alle sfide. Bisogna andarci almeno una volta a vedere un torneo di minirugby; perché la descrizione, anche la più attenta e puntuale, non riesce di sicuro a trasmettere il senso della passione che i giovani interpreti mettono nelle gare; e neppure l'intensa partecipazione al saluto, iniziale e finale, che non è formalità, ma concreto segno di rispetto per l'avversario. Né, infine, il comportamento di chi assiste da fuori le recinzioni: sempre e solo a sostegno dei propri beniamini, e senza mai una parola fuori posto.
IL TIFO
Atteggiamenti che, di questi tempi, sembrano provenire da un mondo alieno. Infine, il serpentone colorato che si dispone in campo per le premiazioni. I più fieri, come speso accade, sono stati i più piccini. Che, ci si può scommettere, porteranno a lungo il ricordo di una giornata vissuta intensamente tra il lago e il Dolada.
LE CLASSIFICHE
UNDER 6: 1. San Donà; 2. Paese; 3. Roccia 1; 4. Pasian di Prato; 5. Belluno 2; 6. Casale; 7. Silea; 8. Conegliano; 9. Belluno1; 10. Roccia 2.
UNDER 8: 1. Paese; 2. Rubano; 3. San Donà; 4. Piazzola; 5. Jesolo; 6. Pasian di Prato; 7. Conegliano-Casale; 9. Belluno 1; 10. Alpago 1; 11. Roccia 1; 12. Conegliano 2; 13. Silea; 14. Piave; 15. Alpago 2; 16. Belluno2 e Roccia2.
UNDER 10: 1. San Donà; 2. Conegliano; 3. Paese 2; 4. Jesolo; 5. Piave; 6. Rubano; 7. Casale 2; 8. Belluno; 9. Silea; 10. Casale 1; 11. Alpago 1; 12. Paese 1; 13. Pasian di Prato; 14. Alpago; 15. Conegliano2; 16. Roccia.
UNDER 12: 1. San Donà; 2. Casale; 3. Conegliano-Paese; 5. Roccia1, 6. Pasian di Prato; 7. Jesolo; 8. Rubano; 9. Alpago; 10. Piave; 11. Belluno; 12. Roccia.
TUTTI I PREMI
I tecnici hanno scelto Mattia Bresolin (Under 12 del Casale) come miglior giocatore del torneo. I due più giovani protagonisti sono stati Gianluca Calcinoni e Gioele Cigolotto, entrambi nati il 9 novembre 2013 ed entrambi in forza al Pasian di Prato. Infine, il Memorial Simone Bortoluzzi è stato vinto dal San Donà (che succede al Paese, vincitore nel 2017) per i migliori risultati complessivi ottenuti nelle quattro categorie.
Silvano Cavallet
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