In provincia 5700 diabetici: l'Usl punta alla prevenzione

Venerdì 15 Novembre 2019
In provincia 5700 diabetici: l'Usl punta alla prevenzione
I DATI
BELLUNO Sono 5700 i bellunesi affetti dal diabete e monitorati dall'Usl 1 Dolomiti. Di questi, 2700 solo nel capoluogo. A rendere noti i dati è l'azienda sanitaria locale, in occasione della Giornata mondiale del diabete celebrata ieri. Il tema dell'edizione 2019 è stato Diabete: proteggi la tua famiglia, a sottolineare il ruolo centrale della famiglia nell'assistenza alla persona malata. La prevenzione è fondamentale e la migliore strategia è la combinazione di uno screening per la malattia nelle persone a rischio, il mantenere una dieta sana e svolgere regolarmente attività fisica per contrastare sovrappeso e obesità con tutte le loro conseguenze. Per una diagnosi di diabete ci vogliono 2 glicemie a digiuno eseguite in giorni diversi maggiori o uguali a 126 mg/dl o 2 emoglobine glicosilate maggiori o uguali a 48 mmol/mol.
I NUMERI
In Italia circa 3 milioni di persone hanno avuto una diagnosi di diabete e accanto a queste si stima che un altro milione e mezzo abbia la malattia senza saperlo. Circa il 95% dei casi di diabete sono inquadrabili come diabete mellito tipo 2, il diabete mellito tipo 1 rappresenta invece il 5% di tutte le forme di diabete. All'ospedale di Belluno ci sono attualmente 2700 pazienti attivi e dal primo gennaio ad oggi sono state effettuate 286 prime visite per i due tipi di diabete e 63 per il diabete gestazionale. Nel complesso si parla di 4800 visite annue. Numeri più bassi, ma ugualmente importanti, al Santa Maria del Prato dove i pazienti in cura sono 2100 e le prime visite del 2019 sono state 223 e 44 quelle per le gestanti. Qui i medici controllano i malati con 4200 visite annue. A Pieve il diabete colpisce 690 persone, tante infatti le diagnosi, e dal primo gennaio sono state effettuate 102 prime visite. Infine in Agordo il diabete affligge 300 cittadini, per un totale di 650 visite nell'arco di 12 mesi. Il diabete di tipo 1 è una malattia a genesi autoimmune, che compare sopratutto nei bambini, adolescenti e giovani adulti, raramente si manifesta dopo i 40 anni. Il tipo 2 si sviluppa dopo i 65 anni. Per il tipo 1, nonostante le molte ricerche, non ci sono prove che possa essere concretamente prevenuto. È importante riconoscerlo in modo tempestivo facendo attenzione a sintomi come sete intensa, necessità di urinare spesso, stanchezza e calo di peso. Il tipo 2 non da invece sintomi, è legato all'obesità e generalmente viene scoperto con le analisi del sangue.
Alessia Trentin
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