«Il bosco spazzato via dall'uragano le case lì sotto sono in pericolo»

Sabato 5 Dicembre 2020
IL CASO
SAN TOMASO Il pericolo valanghe induce il sindaco di San Tomaso, Moreno De Val, a firmare l'ordinanza di evacuazione della frazione di Canacede, dove al momento vivono 9 persone. Al contempo la Regione Veneto, che ha attivato l'Unità di crisi, è in stretto contatto anche con i primi cittadini di Livinallongo e Rocca Pietore, altri due paesi pesantemente segnati da Vaia e che ora pagano le conseguenze di un terreno che, senza alberi, si può rivelare incapace di trattenere grosse masse nevose. «Siamo in piena allerta - sottolineano i sindaci Leandro Grones e Andrea De Bernardin - Ci appelliamo ai cittadini: non muovetevi da casa».
A preoccupare in particolar modo in Agordino è la situazione della frazione di Canacede, posta a 1.370 metri di altitudine. «A monte del paese - spiega il sindaco De Val - vi era un ampio bosco di cui, dopo Vaia e la successiva pulizia, sono rimasti solo i ceppi. Si stava procedendo con l'apposizione dei paravalanghe ma non c'è stato il tempo materiale per finire l'intervento e quindi ora ci troviamo con un terreno quasi nudo che potrebbe far scivolare a valle il notevole manto nevoso previsto». Da qua, in via precauzionale, la decisione del primo cittadino di evacuare il borgo. «Oggi (ieri) pomeriggio - prosegue - mi sono recato di persona a invitare i 9 abitanti attualmente presenti ad andarsene finché l'emergenza non rientrerà. Tre di questi, che alloggiavano in una seconda casa, hanno fatto subito i bagagli e se ne sono tornati alla loro residenza abituale. Gli altri spero abbiamo trovato ospitalità da parenti o amici. Domani (oggi) mattina il vigile verificherà che tutti abbiano lasciato gli edifici. Spiace una decisione così drastica ma è stata presa per garantire l'incolumità e la sicurezza della popolazione». «Dopodiché - conclude De Val - l'intenzione è di concludere quanto prima i paravalanghe, anche a costo di spalare la neve che cadrà in questi giorni: i fori a terra ci sono già, basta posizionare la rete».
Raffaella Gabrieli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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