I percorsi del Nevegal apripista per gli appassionati

Martedì 20 Marzo 2018
I percorsi del Nevegal apripista per gli appassionati
IL TRACCIATO
BELLUNO Il capoluogo dolomitico corre sempre di più sulle due ruote. Dopo gli investimenti sulle piste ciclabili, non ultima la ciclovia del Piave finanziata dai fondi del Bando Periferie, ecco arrivare l'appoggio del Comune al progetto Interreg Italia-Austria GoodRide, che coinvolgerà anche i tracciati del Nevegal. «Vogliamo si parli sempre di più dei percorsi del Colle spiega l'assessore allo sport Marco Bogo -, e vogliamo riportare lì le grandi gare di downhill». Con la giunta di ieri mattina a Palazzo Rosso, infatti, è stato ufficializzato il sostegno del Comune al progetto. «I risvolti sportivi e turistici per il nostro territorio si preannunciano importanti ed interessanti prosegue Bogo, entusiasta per l'iniziativa in partenza-, per questo abbiamo deciso di attribuire particolare importanza al progetto e di assicurare tutto il nostro sostegno».
I test di GoodRide si svolgeranno, oltre che sui tracciati presenti nella zona di Salisburgo, anche sui tre percorsi già presenti in Nevegal: Col dei Pez, Coca e Faverghera. «La nostra Alpe andrà così ad affiancare il suo nome ad uno dei più importanti siti in Europa per il downhill, il bike park di Saalbach-Hinterglemm - spiega ancora Bogo . Sulle piste del nostro Colle tra poche settimane verranno fatti i primi test e le relative rilevazioni da parte dell'Università di Salisburgo, di Padova e dai tecnici di DolomitiCert: dai loro studi, nasceranno risultati che potranno poi essere importanti per lo sviluppo sportivo e turistico della località. Oltre ad un regolamento per i bike park, che dovrebbe riguardare sia i dispositivi di protezione individuale che la segnaletica lungo il tracciato per la sicurezza di rider e pedoni, infatti, si arriverà alla realizzazione di un pezzo di tracciato o di un salto che diventerà lo standard per questo sport: in Nevegal ci potrà quindi essere un esempio pratico di come affrontare in maggior sicurezza il downhill, diventando così meta di interesse per gli studiosi, gli appassionati e gli sportivi».
Insomma in seguito ai test si dovrà mettere mano alle piste, anche per cambiare i cartelli della segnaletica che dovranno essere uniformati alle norme europee. Ma ne varrà la pena. Per la località potrebbe essere l'inizio della svolta, dopo anni in cui amministrazione e imprenditori vanno ripetendo la necessità di puntare con sempre maggior convinzione sulle attività estive più che su quelle invernali, visti i tanti inverni con scarse precipitazioni nevose.
Alessia Trentin
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