Lo studente e la libertà: «Oggi è data per scontata»

Venerdì 26 Aprile 2019
VISTA DAI GIOVANI
BELLUNO Parola ai giovani. La riflessione ha la voce di Simone Garavana, presidente della Consulta provinciale degli studenti. Subito una premessa: «Provo vergogna, io, a parlare di libertà. Io che la libertà l'ho sempre avuta, e sempre data per scontata». Scontata: per un fatto generazionale, non per una colpa. Garavana insiste: «Spesso, troppo spesso, dimentichiamo che questa libertà c'è stata regalata, regalata da uomini e donne, da giovani, che hanno sacrificato le loro vite in suo nome è il discorso dello studente che frequenta la quinta al Follador di Agordo persone che hanno sacrificato loro stesse, le loro gioie, la loro giovinezza e vecchiaia, le loro famiglie, le loro vite. Tutto questo in nome della libertà». Simone Garavana ha la convinzione che «il passato possa aiutarci a vivere meglio il presente». Per questo è giusto ricordare «i nonni, i combattenti, i partigiani che sulle nostre montagne, circondati da tanta bellezza, si sono trovati a sacrificarsi in tanta bruttura». Quindi l'invito al rispetto e alla tutela della libertà che abbiamo il dovere di non sprecare: «Non deleghiamola, prendiamola in mano, portiamola in alto, eleviamola a conoscenza, informazione e azione». Nel giardino di piazza dei Martiri, già Campedel, si ascolta in silenzio. Gli alpini da una parte, le autorità civili e militari dall'altra. Tra i quattro pannelli in bronzo che, dal 1965, rivisitano i momenti cruciali della storia della Resistenza a Belluno, il presidente della Consulta studentesca rincara la dose: «Usiamo la nostra libertà, senza però abusarne, utilizziamola con saggezza, con rispetto ed intelligenza. Troppe volte, soprattutto negli ultimi tempi, questa parola è stata abusata e storpiata, è stata utilizzata a fini poco nobili». Quindi l'affondo: «Libertà non è fare e dire ciò che si vuole, libertà è qualcosa di più profondo, libertà è anche coscienza». Infine il grazie, in questo 25 aprile 2019, in nome del rispetto a chi la libertà ci ha donato «sacrificando la propria per una futura convivenza, declinandola come democrazia e giustizia».
D. D. D.
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