Gentile Presidente,
abbiamo appreso a mezzo stampa le dichiarazioni e le critiche

Venerdì 27 Marzo 2020
Gentile Presidente,
abbiamo appreso a mezzo stampa le dichiarazioni e le critiche rivolte a Cgil Cisl e Uil di Belluno: le critiche sono sempre apprezzate quando sono costruttive e vi sono delle proposte alternative rispetto ai problemi presi in esame. Viceversa il rischio è di alzare i toni polemici e, crediamo, questo non serva a nessuno. Ne ai lavoratori, ne alle imprese e nemmeno alle famiglie e ai cittadini che guardano anche alle nostre associazioni come punti fermi nella gestione della crisi. Ci sono poco piaciute le affermazioni di tradimento alla fiducia: la nostra fiducia invece, nei vostri confronti, non è mai mancata, consapevoli che in queste ore, al contrario, vi è un continuo, coraggioso ed eroico lavoro da parte dei collaboratori del sindacato e di Confindustria per riuscire a governare questa emergenza, che per inciso, ha colpito tutti. In questi giorni lavorando per salvare imprese e lavoratori, facendo le dovute pressioni al governo affinché vi siano le risorse sufficienti; per effettuare migliaia di accordi di cassa integrazione per difendere il salario delle nostre famiglie; per attivare tutti gli strumenti possibili per posticipare scadenze fiscali agli imprenditori e cittadini. Inoltre, abbiamo decine di delegati aziendali r.s.u. che stanno collaborando con le imprese e che in queste ore stanno nelle fabbriche a lavorare per costruire quelle condizioni di sicurezza essenziali per tenere in piedi il nostro sistema economico.
Condividiamo tutti che la priorità, oggi, è quella di fermare il virus: credo lei non ci smentisca su questo. E dunque, lo sforzo che stiamo tutti facendo, consapevoli che non vi sono ne risposte facili, ne risolutive, è quello di mettere in sicurezza più lavoratori possibili, sapendo che una buona parte del nostro sistema paese, non solo non si può fermare completamente, ma è auspicabile che possa essere messo nelle condizioni di ripartire il prima possibile. Abbiamo dunque ben presente, ed è nei nostri cuori, anche l'aspetto economico della nostra provincia e siamo anche noi preoccupati degli esiti sociali (i posti di lavoro) che rischiamo di perdere con questa crisi.
Carissima presidente, rispettiamo le sue idee, il suo ruolo e le imprese che Lei rappresenta, ma pretendiamo la stessa cosa, poiché rappresentiamo migliaia di iscritti e di lavoratrici e lavoratori che a noi si rivolgono. Dobbiamo lavorare insieme per davvero, non solo ad enunciazioni, per creare i presupposti per rafforzare le relazioni sindacali che lei stessa ritiene efficaci. Nei prossimi mesi ci aspetta un durissimo lavoro e abbiamo tutti bisogno di lavorare per trovare idee, soluzioni e risorse pari, se non maggiori, a quelle del secondo dopoguerra per il rilancio dell'economia e della nostra società .
Nulla sarà come prima: usciremo da questa battaglia profondamente diversi nel modo di produrre e di vivere.
Questa crisi non dovrà solo alimentare la preoccupazione per un momento difficile, ma deve avviare un nuovo processo che duri nel tempo e che accompagni tutti noi a lavorare favvero insieme e con ancora ancora più motivazione sapendo cogliere perfino nuove opportunità.
Cgil Belluno
Cisl Belluno Treviso
Uil Belluno Treviso
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